Paola Ferrari e il sogno di portare ‘Novantesimo minuto’ in giro per l’Italia

Paola Ferrari, ai microfoni di Repubblica, ha parlato del noto programma calcistico Novantesimo minuto, storico marchio Rai: “La Rai deve rafforzare i marchi e le trasmissioni che rappresentano la storia dell’azienda, è giusto guardare avanti ma senza dimenticare il passato. È vero che tutto cambia, che ci sono le piattaforme, ma per un
certo pubblico ci sono titoli che hanno un valore di famiglia. ”



E ancora: “Per me è un piacere raccontare il calcio a chi non ha abbonamenti, l’impegno è anche dare spazio e dignità alle squadre meno blasonate ma che sono importanti per i tifosi“. La conduttrice poi rivela il suo sogno più grande: “Da anni penso che sarebbe bellissimo portare Novantesimo minuto nelle piazze, da quelle più complicate, nelle realtà difficili, alle più piccole, per rinsaldare il legame con il territorio; insomma, fare un giro d’Italia del calcio. ” Poi conclude: “L’azienda lo sa, e lo sa il direttore di Rai Sport Jacopo Volpi. Chiaramente è un’operazione costosa, ma per me funzionerebbe. Magari un giorno ci riusciremo. Intanto sono orgogliosa che ci siano due donne nei programmi sportivi più importanti: Simona e io“.



Paola Ferrari: “Ho aperto la strada alle donne che si occupano di calcio in tv”

Paola Ferrari, giornalista sportiva, è stata la prima conduttrice donna a parlare di calcio in televisione sdoganando molti pregiudizi: “Sono fiera di aver aperto la strada alle donne che si occupano di calcio in tv, le giornaliste giovani me lo riconoscono, fa piacere. Poi, sì, ci sono stati gli hater, quando la visibilità è aumentata. Sono stata la prima a denunciare Twitter 15 anni fa.

E ancora: “Peccato che gli hater usino i social, che possono essere un mezzo fantastico, per offendere e fare del male. Certe cose ti feriscono. O abbandoni o accetti le critiche, l’importante è che non ti facciano male. E impari a rispondere. Arrivano anche complimenti e ci sono tante persone gentili” ha rivelato a Repubblica.