L’attrice Paola Minaccioni è intervenuta in qualità di ospite ai microfoni di “Verissimo”, trasmissione di Canale 5 condotta da Silvia Toffanin e andata in onda nel pomeriggio di oggi, sabato 5 novembre 2022. In primis, la donna ha rivelato: “Sono nata in una famiglia tragicomica. Tante volte mi sono chiesta perché sia salita su un palcoscenico e forse dipende tutto proprio dalla mia famiglia. Nel mio privato sono molto autoironica, ma anche molto pesante: prendo le cose e le persone sul serio”.
Ricordando le sue origini, Paola Minaccioni ha affermato: “Mia nonna, la prima persona che ho imitato, era quasi cieca e fu tra le prime italiane a ottenere l’invalidità. Mia madre, invece, quando andava a fare la spesa mandava avanti noi piccole col latte, poi ci raggiungeva con il carrello pieno!”. I suoi genitori, purtroppo, non ci sono più: “Mio papà lo persi nel 1998… Nel giro di un anno la malattia se l’è portato via. Mamma invece se n’è andata 4-5 anni fa e nonostante soffrisse tanto e io la volessi lasciare andare, il cambiamento è sempre molto forte”.
PAOLA MINACCIONI: “MI SAREBBE PIACIUTO ESSERE PIÙ TRADITRICE”
Nel prosieguo di “Verissimo”, Paola Minaccioni ha dichiarato, ridendo: “Voglio fare un appello… Non proponetemi più ruoli di donne cornute, perché per anni mi sono specializzata a vestirne i panni nei film! Ho prestato il mio volto a donne vendicative, arcigne, non particolarmente belle. Nella vita reale? Ho tradito pochissimo, mi sarebbe piaciuto essere più traditrice: alla fine le corna sono quel suppellettile che tutte le coppie hanno e che forse è meglio non sapere”.
E, ancora: “Ho ricominciato tante volte in amore, ho avuto la fortuna di essere sempre indipendente e ne vado molto fiera. Io, per fortuna, sono sempre stata libera e ho scelto di andarmene soffrendo, ripartendo. Andavo a cercare persone che fossero simili a me, ovvero che avessero dei rapporti d’amore veri, ma non necessariamente strutturati in maniera borghese. Così, sceglievo le persone sbagliate. Non credo alle favolette, alla felicità di facciata: sono più vere e interessanti le persone con delle fragilità. Oggi non sono però single: sono in una relazione coerente con la mia età e col fatto che la persona al mio fianco sia un’aggiunta che migliori la mia vita”.