L’attrice Paola Minaccioni fa parte del cast della pellicola School of Mafia con Nino Frassica ma si è presentata da sola in studio a Domenica In per la presentazione della pellicola: “Riporto le scuse di tutta la compagnia, hanno avuto un piccolo contrattempo che si chiama Italia-Galles”, ha detto ironica. Immancabile un omaggio all’attrice che ha spiegato di stare lavorando con Ferzan Ozpetek nella realizzazione della serie Le fate ignoranti.

“Nino lo vedrete in un altro Nino, uno spietato e simpaticissimo Nino Frassica”, ha detto, parlando della pellicola che la vedrà protagonista insieme ad un fitto cast di colleghi. Paola ha spiegato di essere finalmente tornata anche a vedere i film al cinema dopo il lungo stop. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

Chi è Paola Minaccioni?

Paola Minaccioni, attrice, comica e conduttrice radiofonica romana, è una delle ospiti della puntata odierna di Domenica in. Sta per uscire School of Mafia, la black comedy diretta da Alessandro Pondi che la vede protagonista nei panni di un’improbabile mamma sicula che si rivolge al figlio – tale Salvo Svizzero – in tono tutt’altro che rassicurante. Il suo intento è quello di educarlo alla malavita, e per farlo la donna si avvale di mezzi e maniere che – più che dolci e materne – risultano a dir poco spaventose. Nella prima clip diffusa nei giorni scorsi la vediamo di molto invecchiata, con la pelle rugosa e ingiallita e con in testa una lunga cascata di capelli grigi. Un ruolo inedito per la Minaccioni, che contro la vecchiaia, in realtà, si difende piuttosto bene. Il suo spirito è estremamente giovanile: Paola ricorda ancora quando, da bambina, imitava le persone che le stavano intorno, dai suoi familiari ai professori, facendo ridere tutti.

Paola Minaccioni racconta i suoi esordi

“Ho iniziato facendo le imitazioni di mia nonna, poi al liceo facevo le imitazioni dei professori”, ha raccontato Paola Minaccioni in un’intervista rilasciata a febbraio a Livorno Sera. “Nessuno della mia famiglia veniva da un ambiente teatrale – prosegue. Poi ho fatto un esame al Centro Sperimentale e da lì non ho più smesso”. E meno male: da quel momento, infatti, Paola ha iniziato a mietere un successo dopo l’altro, sia come attrice che – più nello specifico – come comica. Questo senza mai smettere di sperimentare: “Quando provi un testo cerchi di capire la parte che funziona”, spiega. “È come quando fai un dolce, vedi se hai messo bene gli ingredienti e quindi magari aggiusti un po’ di zucchero o di latte. Per capire la ricetta la devi fare. E lo stesso succede per un attore comico che presenta un testo, deve capire fino in fondo se va bene, ma lo comprende solo quando l’ha fatto”.

Paola Minaccioni: “Ecco con chi vorrei lavorare”

Per il resto, in quanto comica, Paola Minaccioni non si sente particolarmente sotto pressione: “Non mi sono mai domandata quanto facessi ridere, ma se quello che dicevo era comprensibile, cioè se io avevo intercettato un argomento. Penso sempre a questo, non penso se rideranno”. Progetti per il futuro? “Mi piacerebbe molto lavorare con Almodóvar, Virzì, Sorrentino, ma ce ne sono anche altri che magari non sono così famosi, ma sono senz’altro sulla buona strada”.