“Ero sicura di morire e quel senso di morte non mi ha mai più lasciata”, con queste parole possiamo riassumere quello che ha riferito Paola Perego a Il Corriere.It parlando del suo libro incentrato proprio sul suo dramma personale, la sua lotta agli attacchi di panico. Ne abbiamo già parlato nei giorni scorsi perché lei stessa lo ha fatto sui social per il lancio della sua biografia incentrata proprio su questo e lo rifacciamo oggi perché in questa intervista ha rivelato nuovi dettagli su quello che le è successo e su come è stata la sua vita quando, all’età di 16 anni, ha avuto il suo primo attacco di panico quando si trovava in auto con il suo fidanzato ed era convinta di morire: “L’aria smise di entrarmi nei polmoni, iniziai a sudare, stavo soffocando.. non sentivo le gambe, la lingua sembrava un pallone… ero sicura di essere sul punto di morire”.



PAOLA PEREGO HA PASSATO UNA VITA A COMBATTERE CON GLI ATTACCHI DI PANICO

Paola Perego racconta anche di come fosse difficile affrontare questi discorsi negli anni ’80 e di quante volte i dottori l’hanno liquidata con un “è troppo debole” o nel peggiore dei casi le persone venivano etichettate come pazze e questo la portò a sentire solo una solitudine infinita e anche un senso di emarginazione e paura soprattutto quando girava con degli ansiolitici nella borsa temendo di essere “scoperta”: “Tavor, Lexotan, Xanax, li ho girati tutti sempre sotto controllo medico, la mia vita era cambiata”. Paola Perego non ha potuto rivelare a nessuno, o solo a pochi intimi, del suo stato per paura di non essere capita e solo dopo tanti percorsi di analisi ha cambiato che c’è una predisposizione “a reagire in un determinato modo davanti agli eventi della vita, la mia mania di controllo ha influito sugli attacchi di panico, lo so bene”.

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