Paola Pitagora a tutto tondo ai microfoni di Oggi è un altro giorno. La celebre attrice ha esordito parlando del suo soprannome, datole dall’ex fiamma Renato Mambor: “Il mio cognome vero non lo capivano mai, mi chiamavano Gargarozzo. Io ero molto magra, ero piatta come la tavola pitagorica. Infatti il primo nome d’arte fu Paola Pitagorica, poi diventata Pitagora”.
Dopo aver ricordato il burrascoso rapporto con il collega – “Mi metteva le corna (ride, ndr). Una volta arrivai a casa senza avvertire, lui era in buona compagnia e fuggì. Capita la situazione, presi il materasso e lo gettai dal terzo piano. Lui era tremendissimo (ride, ndr)” – Paola Pitagora ha ricordato Raffaella Carrà, al suo fianco in “Ciao Rudy” con Mastroianni: “La Carrà ascoltava musica, era allegra, era già talentuosa e sicura. Non ci frequentammo molto fuori, ma avevamo un bellissimo rapporto. Si intuiva già il suo grande carisma”.
PAOLA PITAGORA: “”
Dopo un breve commento sulla storica intervista a Charlton Heston – “Il più figo dell’universo”- Paola Pitagora ha parlato del suo impegno politico, in particolare per la storica foto che la ritrae in piazza con il pugno chiuso: “Nel 1973 c’era stato il delitto Allende in Cile. Eravamo tutti abbastanza sconvolti, ci fu una grande manifestazione. Quanto mi hanno fatto pagare quel pugno chiuso… Io ero femminuccia, la Jane Fonda senza l’organizzazione della Fonda. Onestamente a me la faccenda del Cile commuove ancora oggi, fu uno choc. Per la mia generazione fu uno choc”. Paola Pitagora ha poi parlato del suo ruolo di mamma, legato anche alla sua professione: “Sono una mamma apprensiva. Ho fatto uno spettacolo a Roma chiamato ‘Ho amato tutto’, ispirato a una mamma mancata nel 2020. Mia figlia ha scritto e diretto lo spettacolo. C’è stata una inversione di ruoli, ma è stata una bella esperienza (ride, ndr)”.