Chi è Paola Pugliese, la moglie di Sal Da Vinci che questa sera sarà ospite – quasi certamente per eseguire la sua amatissima ‘Rossetto e caffè‘, diventata virale sul web nell’arco di pochissimi giorni dall’uscita – della classica trasmissione di Capodanno “L’anno che verrà“? Una domanda che (ne siamo quasi certi) in queste ore potrebbe saltare alla mente di tantissimi tra voi cari ed affezionati lettori sempre assetati ed alla ricerca di gossip sui più famosi personaggi televisivi e – come nel caso della Paola Pugliese protagonista di questo articolo – dei loro partner, figli e quant’altro possa venirvi in mente.
Entrando subito nel merito della figura di Paola Pugliese, per cercare di rispondere alla domanda ‘chi è’ vale certamente la pena partire dalle informazioni sulla sua vita privata e la sua carriera, frenando – tuttavia – immediatamente la vostra curiosità per precisare che purtroppo le notizie che abbiamo sul suo conto sono veramente pochissime, per non dire nulla: oltre al fatto che è nata un anno prima del marito (quindi in un non meglio precisato momento del 1968) in quel di Napoli – infatti – non abbiamo nessun altro tipo di indizio sulla donna e sulla sua carriera.
Chi è Paola Pugliese, la moglie di Sal Da Vinci: tutto sulla relazione e il loro lungo amore sbocciato in tenera età
D’altra parte, qualcosa in più lo sappiamo sulla relazione tra Paola Pugliese e Sal Da Vinci perché il loro amore sembra essere sbocciato in tenerissima età grazie alla ferma insistenza (ovviamente mai aggressiva) dell’artista partenopeo che è riuscito a conquistarla nonostante le sue riserve sull’età – dato che tradizione partenopea vuole che sia l’uomo ad essere più grande e non la donna – passando per la necessaria ‘conquista’ del padre di quella che sarebbe poi diventata sua moglie.
Paola Pugliese e il nostro Sal – dunque – dopo qualche anno di amore hanno deciso di convolare a nozze nel 1992, dando alla luce l’anno successivo il loro primo figlio Francesco che oggi sembra aver seguito le orme del padre (ed in realtà anche del nonno) e poi – questa volta nel 1998 – ad Annachiara della quale abbiamo pochissime informazioni.