La giornalista e conduttrice tv Paola Severini Melograni si racconta in un’intervista al Corriere della Sera, nella quale ripercorre le tappe più significative della sua vita personale e della carriera. A partire dal primo matrimonio con Antonio Guidi che doventò poi ministro della famiglia, “Scappai di casa a 16 anni per stare con lui, quando ci siamo sposati avevo 17 anni e lui 12 più di me, papa Paolo VI firmò la dispensa, e dopo nove mesi nacque il primo dei nostri tre figli Valentino“.
La presentatrice dice ironicamente di avere “l’emporio delle disgrazie”, riprendendo le parole dell’ex ministro Renato Brunetta che di lei affermò “è il supermarket della sfiga“, ma sostiene anche l’importanza di parlare, anche in televisione, di disabilità, come ad esempio racconta del suo ex marito, affetto da tetraplegia spatica, determinata da un’asfissia per parto prolungato “non mi sono mai accorta della disabilità di nessuno, è un dono“. Paola Severini, da sempre attivista per i diritti umani, fu anche la prima a costringere la Rai ad invitare a Sanremo il musicista Ezio Bosso, poi fu premiata da uno share senza precedenti.
Paola Severini Melograni, il segreto della gioia: “Vivo ogni giorno come fosse l’ultimo”
Paola Severini Melograni, nell’intervista al Corriere della Sera racconta anche del divorzio da Guidi e del suo secondo matrimonio con il saggista Piero Melograni “lo conobbi nel 1997 era già in parlamento, era molto più grande di me“, “mi colpì la sua bontà“, prosegue “Fece da padre ai miei figli più piccoli, Valerio e Diletta, che avevano 13 e 11 anni. Andava a scuola a parlare con i loro professori“. La giornalista, esperta di tematiche sociali e di categorie svantaggiate ha fondato un’agenzia che si occupa di divulgare notizie in merito, che si chiama Angelipress, un nome che vuole essere un tributo alla sua fede, della quale dichiara “Sono stata radicale e socialista, resto cattolica . Ho visto tanti miracoli e biografato tanti santi“, aggiungendo di parlare con l’angelo custode, cioè lo spirito della sua nonna materna Giuseppina.
Paola Severini ricorda poi i primi passi nel mondo della tv grazie ad alcuni personaggi che considera “mentori” come Sergio Zavoli e monsignor Ersilio Tonini, che “per me è stato un secondo padre” dice. Sulla sua vita attuale, la giornalista afferma di essere in preda ad una “febbre del fare” per tenersi impegnata e vivere ogni attimo “Ho paura di avere poco tempo. Per me ogni giorno è proprio l’ultimo. Gioisco per qualunque cosa“.