Com’è morta Paola Toeschi? La lotta straziante al tumore con Dodi Battaglia sempre al suo fianco
Sono passati ormai due anni dalla scomparsa di Paola Toeschi, la moglie del celebre chitarrista dei Pooh Dodi Battaglia. Da tempo la compagna del musicista lottava contro un tumore al cervello, una malattia che aveva raccontato anche in un libro. L’attrice cinquantunenne, era nata a Borgomanero ma ormai viveva stabilmente a Bologna. Lavorava come attrice e aveva preso parte a diversi spot televisivi. Come dicevamo, con l’insorgenza della malattia, Paola Toeschi ha sentito l’esigenza di scrivere un libro per raccontare il suo percorso.
“Più forte del male. Con la fede ho vinto il tumore”, era il titolo del suo racconto, dove evidenziava appunto l’importanza della fede per affrontare, da un punto di vista emotivo ed interiore, il tumore. Paola Toeschi e Dodi Battaglia si erano conosciuti negli duemila. Dopo cinque anni assieme arrivò la piccola Sofia, quarta figlia per il chitarrista che aveva già avuto tre figli da altre relazioni: Sara Elisabeth, Serena Grace e Daniele.
Paola Toeschi, il pellegrinaggio a Medjugorje per affrontare la malattia
La vita di Paola Toeschi è stata letteralmente sconvolta nel 2010, quando le fu diagnosticato il tumore al cervello. Da quel momento per la donna è iniziato incubo fatto di terapie ed interventi. In una toccante intervista aveva raccontato di non aver mai captato segnali sospetti: “Fino alla sera prima stavo bene, il mattino dopo la crisi e la diagnosi: tumore al cervello. Il mondo ti cade addosso”, le sue parole di sconforto in una delle ultime interviste.
Paola, ovviamente, ha sempre potuto contare sul marito durante la malattia e su suo consiglio è andata in pellegrinaggio a Medjugorje. “Ci sono andata la prima volta nel giugno del 2013. Da quel momento ho iniziato ad avere una gioia intensa, quel luogo mi ha trasmesso un’energia enorme. Così ho iniziato a pregare, a ringraziare la Madonna per il regalo che mi aveva dato. Ho ringraziato per la malattia, perché se non ci fosse stata non avrei potuto avere questa esperienza”.