Paola Tommasi torna ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno ma questa volta non è da sola perché tra le sue braccia c’è sua figlia Letizia, bambina avuta con la fecondazione assistita. La Tommasi, che lavora nel campo politico, racconta le reazioni dei suoi celebri colleghi: “Brunetta è stato il primo a saperlo, all’inizio non era tanto d’accordo, ci ha messo un po’ per carburare e alla fine mi ha fatto gli auguri. Alla fine di fronte ad una vita che nasce, anche se non condividi il modo, c’è solo da gioire.” Inoltre aggiunge: “Carfagna e Gelmini hanno capito molto bene. La Gelmini porta spesso la figlia sul posto di lavoro ed è riuscita a conciliare bene lavoro e famiglia. Ma devo dire anche tutti gli uomini di Forza Italia hanno accolto bene e mi hanno anche dato dei consigli.” Ammette, infine, che ora cerca un papà per Letizia: “La figura paterna? La sto cercando. Cerchiamo un compagno, ma si fa per gradi.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



Paola Tommasi, mamma single a 38 anni

Era la fine del 2021 quando la pugliese Paola Tommasi raccontava proprio da Serena Bortone l’iter per diventare mamma a 38 anni da single e senza un compagno al proprio fianco ricorrendo all’inseminazione da donatore segreto, e nel pomeriggio tornerà a Oggi è un altro giorno proprio per raccontarci il seguito della sua storia. Da economista a editorialista di Libero quotidiano e membro dello staff della campagna elettorale di Donald j. Trump, Paola Tommasi ha deciso di mettere un freno alla sua vita proprio per regalarsi un figlio prima che arrivassero poi le complicazioni dell’età biologica e invitando le ragazze a seguire il suo esempio dando delle priorità diverse alle loro vite. L’economista ha ricostruito tutte le tappe della sua avventura proprio nel salotto di Rai1 e oggi tornerà a fare lo stesso.



Paola Tommasi racconta del suo percorso da mamma single a 38 anni e torna a Oggi è un altro giorno

All’epoca raccontò di essere riuscita a coronare il suo sogno andando in Spagna, a Barcellona, ricorrendo alla fecondazione assistita con il seme di un donatore anonimo, cosa che in Italia non sarebbe possibile perché la legge non lo consente: “So soltanto che i dati sanitari del donatore sono compatibili con i miei, per cui la piccola dovrebbe avere tutto a posto. Spero di rivedermi il più possibile in questa bambina”. Secondo quanto ha raccontato Paola Tommasi è tutto molto veloce perché loro ti vedono e scelgono anche caratteristiche somatiche simili alle donne che si avviano all’iter: “L’importante è il lato sanitario. Ho fatto tantissime analisi.. poi è chiaro che tutto può succedere nella vita, anche io non so se in futuro avrò delle malattie”.

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