Il duetto tra Paola Turci e Beppe Fiorello a Penso che un sogno così stupisce e fa emozionare. I due artisti hanno interpretato insieme il brano “Dio come ti amo” canzone ovviamente di Domenico Modugno. Il brano vinse il Festival di Sanremo 1966 e fu presentata da Modugno insieme a Gigliola Cinquentti. Era stato proprio l’artista di Volare a scriverla nel 1966, ma nonostante il successo alla kermesse della musica italiana rimase prima nella classifica del nostro paese solo una settimana. Il suo grande successo infatti fu “spazzato” via in un attimo dalla travolgente “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli. Nonostante questo Dio come ti amo ancora oggi rimane un brano di una profondità pazzesca e Paola Turci è la voce giusta per interpretarla con Beppe. (agg. di Matteo Fantozzi)



Paola Turci ospite di Beppe Fiorello per Penso che un sogno così

Paola Turci questa sera sarà tra gli ospiti di Beppe Fiorello per Penso che un sogno così, lo show del prime time di Rai1 che metterà il padre della musica leggera al centro di uno speciale omaggio. La cantante tornerà sul palco dopo un lungo periodo lontano dalla scene soprattutto per via della pandemia che ha lasciato in panchina musicisti e addetti ai settori. Proprio lei, nelle scorse settimane, si era resa protagonista di una serie di polemiche contro le istituzioni soprattutto quando si è deciso per le riaperture delle discoteche in piena estate dicendo ancora no ai concerti e alla musica dal vivo sottolineando come tutto questo fosse solo “ipocrita”.



Sicuramente la Turci non è una che le manda a dire ed è sempre attivamente impegnata nelle sue campagne la prima delle quali rimane sempre quella contro la violenza sulle donne, come lei stessa ha confermato in una lunga intervista al Corriere.it.

Paola Turci e le violenze subite da un ex fidanzato

Proprio nelle risposte alle sue domande Paola Turci portò a galla un suo amaro ricordo, di quel momento in cui il suo fidanzato geloso le mise le mani addosso per il semplice fatto di essere andata a cena con i suoi colleghi. Lei stessa ha raccontato nell’intervista di essere poco più che maggiorenne all’epoca, agli inizi della sua carriera e di essere poi scappata a gambe levate: “Quella sera ero uscita a cena con i miei produttori e non ci vide più. Mi mise le mani addosso ancora una volta, dopo, e lo lasciai. Quando il tasso di aggressività sale e diventa pericoloso bisogna rivolgersi a una struttura. Non un solo Dpcm ha parlato di questo né ha accennato ai finanziamenti ai centri anti violenza”. Quale sarà il suo ruolo sul palco questa sera?