Paola Turci ha vissuto un periodo davvero drammatico a causa di un brutto incidente risalente a 30 anni fa
Forse non tutti sanno che trent’anni fa, la cantante Paola Turci ha vissuto momenti di autentico terrore a causa di un incidente autostradale. Era il 15 agosto del 1993, quando la cantante viaggiava sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria e perdeva il controllo della sua auto, finendo violentemente fuori strada. Un incidente spaventoso che le è costato tredici interventi, di cui dodici per salvare l’occhio destro. In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Paola Turci ha raccontato dettagli drammatici su quell’incidente, rivelando le difficoltà che ha dovuto affrontare nei mesi successivi.
“L’incidente mi ha sfigurata ed ho iniziato ad avere paura. […] Dico di stare benissimo, trovo mille giustificazioni ai capelli davanti agli occhi: il vento. “C’è il vento” ripeto. Mi copro in ogni modo, occhiali da sole, trucco. Al ristorante mi metto di profilo, con il lato del viso distrutto dalla parte del muro. Anni a nascondermi, fingendo di stare bene. Fingendo di non avere paura…”.
Il terrore di essere riconosciuta dai fan: “Mi innervosivo, se qualcuno mi guardava troppo…”
Invece Paola Turci era spaventata, temeva di essere vista e di essere giudicata diversamente. “Addirittura per strada, se qualcuno, riconoscendomi, mi fissava troppo, io m’innervosivo. Pensavo: sta guardando la cicatrice. La sentivo: qualcosa di appiccicoso che stringeva. Una maschera sulla faccia che non potevo togliere. Alzare una mano e gettare via”, il racconto choc di Paola Turci. In quel periodo la cantante detestava il suo viso e infatti fece togliere gli specchi a casa.
“Avevo fatto levare gli specchi da casa. Più avanti, con uno specchio piccolo ho iniziato a guardarmi, non tutta insieme. Dal collo in su, salivo: la bocca, il naso, un pezzo al giorno”, ha rivelato Paola Turci. Un dolore fisico ed emotivo che la cantante ha superato solo con il tempo, forse proprio quando portò a Sanremo Fatti bella, un brano dal significato molto profondo.