La seconda puntata di Uà – Uomo di varie età, condotto da Claudio Baglioni, sarà ancora una volta ricca di ospiti: tra loro anche Paola Turci. La cantante è attualmente ferma dal punto di vista discografico, a causa probabilmente anche della scarsa possibilità di potersi esibire liberamente a causa delle restrizioni previste dai protocolli Covid. Non una totale novità per i suoi fan, abituati a lunghi periodi di pausa tra un lavoro e l’altro e più in generale ad un’esposizione mediatica centellinata da parte dell’artista. Il proverbiale riserbo di Paola Turci è stato spezzato di recente per affrontare un argomento che nulla ha a che vedere con la musica ma con la politica: stiamo parlando del ddl Zan.
L’artista ha infatti preso una posizione molto netta nel corso di un’intervista concessa a La Stampa dopo l’affossamento della legge contro l’omotransofobia in Senato: “Ho trovato gli applausi e gli sfottò delle espressioni miserabili, indegne di un popolo che si definisce democratico e civile. I diritti umani sono di tutti ed è stato davvero penoso assistere a quello spettacolo. Alcuni partiti si definiscono liberali ma mi sa che non lo sono affatto. Anzi siamo sempre più allineati ai paesi europei autoritari. Alla Russia, alla Turchia dove vigono sistemi nei quali non mi riconosco“.
Paola Turci: “Per me l’impegno civile vale la nostra vita”
Qualcuno ha visto nella presa di posizione di Paola Turci anche la volontà di difendere un tema vissuto in prima persona. Questo perché da qualche mese secondo molte riviste di gossip la cantante avrebbe intrapreso una relazione con Francesca Pascale, nota per essere stata a lungo compagna di Silvio Berlusconi. In ogni caso la Turci non ha avuto paura di prendere posizione al contrario di molti suoi colleghi: “A questo disegno di legge è stata data un’appartenenza politica ma in realtà non è così e ci siamo cascati un po’ tutti. Questa è stata una battaglia di civiltà che non coinvolge solo una parte di noi e questo molti miei colleghi non l’hanno colto e hanno pensato che schierandosi si sarebbero dati un marchio politico. Sui social poi se dici una cosa automaticamente sei schierata, ma tutto viene vissuto in modo superficiale. Persone come Fedez fanno sempre bene ad esporsi e a dire qualcosa e a impegnarsi. Per me l’impegno civile vale la nostra vita“. Cosa farà oggi dal palco di Uà? Paola Turci si limiterà a cantare, magari con Baglioni stesso, o lancerà un messaggio di stampo politico?