Paolo Belli, volto storico di “Ballando con le Stelle”, ha rilasciato un’intervista a “Famiglia Cristiana”, nel corso della quale, oltre ai suoi progetti musicali, ha affrontato alcune tematiche significative, a cominciare dal suo rapporto con il compianto Fabrizio Frizzi. Di lui, Belli ha detto: “Aveva un garbo e un’attenzione straordinari verso le persone. È stato un onore quando, dopo la sua scomparsa, mi hanno affidato il timone della trasmissione Telethon. E da allora, quando voglio ricordarlo, canto ‘L’anno che verrà’, anche se non riesco mai a finirla perché la voce mi si rompe dall’emozione. Era la nostra canzone. Ci salutavamo dicendoci ‘Caro amico ti scrivo'”.



Un’altra figura fondamentale nell’esistenza di Paolo Belli è Milly Carlucci: “La considero la mia sorella maggiore, una professionista di grande cultura, che sa fare squadra. Mi ha insegnato l’educazione e il rispetto; io mi lascio più andare all’istinto. E mi ha permesso di coronare il mio sogno di bambino di condurre uno show del sabato sera”.



PAOLO BELLI: “HO CHIACCHIERATO DI CALCIO CON PAPA FRANCESCO”

Tra le grandi passioni di Paolo Belli c’è quella per il calcio, per la sua Juventus e per la Nazionale Cantanti, nella quale ha militato a lungo e di cui è stato anche presidente. Proprio nelle vesti di numero uno della squadra, il cantante ha incontrato Papa Francesco e, a proposito di quel momento, Belli ricorda: “Mi avevano dato la possibilità di fare due domande. Per prima cosa chiesi la sua benedizione, perché stavamo per andare a giocare a Gerusalemme per portare aiuti ai palestinesi. E poi, con la mia incorreggibile schiettezza, gli ho detto: ‘Santità, ci manca un portiere, viene a giocare con noi?’. Lui è stato al gioco e mi ha detto che in porta non se la cavava bene. Poi mi disse di essere tifoso del San Lorenzo. Ha anche una squadra del cuore italiana, ma non ha voluto svelare quale per non fare differenze”.

Infine, Paolo Belli ha dichiarato che è nato ateo e morirà credente: “Vengo da una terra, Modena, poco religiosa. Poi, però, mi sono avvicinato alla Fede e mi definisco un credente fiero di esserlo, in dialogo con Dio”.