“Quello che mi è mancato di più ”è la libertà di scegliere che cosa fare!” Ad ammetterlo è Paolo Bonolis che, ai microfoni di Adnkronos ha analizzato il lockdown e le sue conseguenze, umane e lavorative. “È difficile muovere critiche a chi ha dovuto gestire quello che è accaduto in questo periodo -ha dichiarato il conduttore- l’Italia per tanti anni ha nascosto parecchia polvere sotto al tappeto”. Per Bonolis “Conte ha fatto quello che doveva fare, certo maggiori certezze sarebbero state più gradite ma quando si lavora su qualcosa di così difficile gestione, anche dare certezze non è una cosa facile.” Adesso che la Fase 2 è ufficialmente iniziata, per il conduttore “La riapertura la vedo come una necessità economica, una necessità sociale e una necessità psicologica.” E continua: “È un tornare a respirare sperando che quello che è successo ci abbia insegnato qualcosa, che non sia stato solo qualcosa da lasciarci alle spalle! Bisogna tornare a vivere con più cautela ma senza diffidenza, sennò diventa brutto pure il rapporto interpersonale.”, dichiara ancora.
Paolo Bonolis parla della Fase 2 “Il mondo dello spettacolo deve ripartire”
Paolo Bonolis si concentra poi su quello che è il suo campo e ammette: “Come per gli altri settori anche il mondo dello spettacolo ha bisogno di ripartire.” Così precisa: “Il mondo dello spettacolo non è composto solo da chi va in scena, ma anche da un’immensa macchina di professionisti con famiglia a seguito che permettono a persone come me di andare in scena e fare in scena quello che vogliono fare.” Dunque “Anche lo spettacolo con le sue cautele deve ripartire – ribadisce Bonolis – poi sarà il tempo a dirci quante di questa cautele potremo dismettere e quante saremo costretti a subire!” Nulla, invece, accenna alle voci che, negli ultimi mesi, parlano di un suo possibile passaggio da Mediaset a Rai. Scelta voluta?