Un’intervista ricca di spunti quella che ha visto protagonisti Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli a Verissimo. Un passaggio molto delicato è stato quello che ha visto il conduttore parlare dopo un filmato che lo vedeva duettare con Fabrizio Frizzi: “Persona carinissima, aveva questa risata…Io fin da quando sono piccolo, con i miei genitori, ho visto i miei nonni morire. Sono stato accanto a loro mentre morivano. La morte non mi inquieta, è un normale epilogo della nostra esistenza, ad età differenti cambia il discorso. Il problema generalmente è di chi resta. Infatti il grande dispiacere della scomparsa di Fabrizio era perché aveva appena costruito una famiglia a cui teneva moltissimo: una moglie giovane, una bambina appena nata, quella è forse la parte più drammatica della dipartita di una persona”. Bonolis alleggerisce il discorso alla sua maniera, con una battuta: “Dobbiamo morì tutti! Poi non so a Mediaset come fate, ma noi comuni mortali siamo tali in quanto moriamo…”. (agg. di Dario D’Angelo)



PAOLO BONOLI: “ECCO CHI ERA MIO PADRE”

Nel corso della sua ospitata a Verissimo, Paolo Bonolis ha raccontato il suo particolare rapporto con il papà Silvio a partire da un aneddoto in aeroporto: “Io ero piccolo, avevo un problema col passaporto, quando era il mio turno di passare alla dogana sono intervenute le guardie coi mitra. Quando papà mi ha visto è partito papà con una pizza che gli ha girato la faccia. Lui ha rischiato di morire sparato da un mitra, poi è intervenuta una guida e ha risolto tutto. Io mi sono sentito bene, mi è piaciuto quando papà ha fatto così. Mi sono sentito “con mio padre”. Bonolis ha letto poi un passaggio dal suo libro: “Perché parlavo da solo dedicato proprio al papà: “”Pregare”, o meglio “ripensare” con gratitudine è il mio modo per dire le cose che avrei voluto e che ormai non posso più, specialmente a mio padre. Era un uomo tutto d’un pezzo, poco incline ai sentimentalismi, eppure aveva una tenerezza tutta sua e gli ho voluto un bene dell’anima”. (agg. di Dario D’Angelo)



PAOLO BONOLIS: “SONIA BRUGANELLI PONTE COI MIEI FIGLI”

Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli aprono la puntata di oggi de “Le storie di Verissimo”. Il conduttore era reduce dal matrimonio a New York del primo figlio, Stefano: “Come mi sento? Quasi nonno. Adesso inizieranno ad accoppiarsi freneticamente”. Bonolis ha parlato anche del suo libro “Perché parlavo da solo”: “Più che un’autobiografia è un libro di pensieri sorretto da alcuni cenni biografici che lo hanno originato. Io sono stato un papà oggettivamente assente: Stefano è andato negli Usa quando aveva 4 anni, Martina è nata lì. Io ragionavo molto con l’io, poi crescendo ti rendi conto che ci sono valori più importanti, che è più importante dire “noi”. Mi sono potuto permettere di dire “noi” anche perché ho incontrato un altro “io” che faceva un “noi” perfetto”. Il riferimento è a Sonia Bruganelli: “Io ero giovane, avevo 23 anni, all’inizio ero spaesata. Era un’eredità familiare importante. Bambina lo ero un po’ anch’io. Poi crescendo maturi, ti rendi conto che quello che può essere stato prima non ti toglie niente e ci sono bambini che hanno il diritto di avere il papà”. (agg. di Dario D’Angelo)



PAOLO BONOLIS E SONIA BRUGANELLI A VERISSIMO

Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis tornano oggi pomeriggio su Canale 5 con l’intervista concessa nei mesi scorsi nel salotto di Verissimo. Il noto conduttore e la sua consorte parleranno della loro famiglia allargata, dei loro figli e dell’amore che li lega ricordando, in particolare, il loro romantico primo appuntamento: “ci siamo conosciuti perché lui era abbastanza ‘aggressive’, passava nel corridoio e mi mordeva l’orecchio”, ha ricordato la Bruganelli nell’intervista realizzata da Silvia Toffanin. “Era in una fase… si era “sfidanzato” da poco – ha precisato la produttrice – Mi ha invitato al cinema […] e successe una cosa particolarissima, perché lui registrava Tira e Molla, e io andai al cinema con un’amica e il suo fidanzato”. Sonia Bruganelli ha svelato infatti che in quel periodo, il conduttore cercava di mantenere una certa distanza dalle donne, che faceva accompagnare al cinema “dal suo amico e dalla compagna del suo amico e quindi – ha precisato – succedeva che se la serata non era… La riportavano a casa gli amici”.

SONIA BRUGANELLI, PRIMO APPUNTAMENTO A SORPRESA

Sonia Bruganelli ha confessato a Verissimo che nel corso del primo appuntamento che ha avuto con Paolo Bonolis, si presentò Luca Laurenti. “Entro al cinema, mi siedo e accanto a me si siede Luca Laurenti […] a un certo punto – ricorda la produttrice – buio, inizia lo spettacolo, mi giro, non c’era più Luca Laurenti, c’era lui […] non essendo sicuro è entrato con il buio perché non voleva fotografi”. È così che Sonia Bruganelli è entrata nella vita di Paolo Bonolis, il quale, qualche tempo dopo, ha deciso di ufficializzare la loro relazione, facendole conoscere i suoi genitori: “Eravamo a casa sua, era una domenica, perché lui tutte le domeniche andava a vedere l’Inter dal papà, […] e lui – ha precisato la Bruganelli – ebbe la convinzione che si saremmo sposati, sapendo come era lui di dinamica, quindi la sua forte emotività e la sua propensione a essere una persona romantica, quando mi vide disse alla moglie: ‘questa secondo me se la sposa, guarda che tette che c’ha’”.

SONIA BRUGANELLI E PAOLO BONOLIS: “CON IL TEMPO…”

Quando Sonia Bruganelli è entrata nella vita di Paolo Bonolis, lui aveva già due figli, Stefano e Martina, nati dal suo precedente matrimonio con Diane Zoeller. Gestire una famiglia allargata, per la Bruganelli, non è stato facile, soprattutto a causa della sua giovanissima età, ma con il tempo è riuscita a trovare la chiave giusta per far funzionare tutto: “Io ero molto giovane, avevo 23 anni, quindi un pochino mi sono trovata spaesata all’inizio perché era un’eredità familiare importante. Stefano – ha ricordato la Bruganelli – aveva 12 anni, Martina 8, veramente due bambini e un pochino lo ero ancora anch’io, quindi un po’ credo di non essere stata nei primi tempi in grado di gestire bene la situazione”. Il tempo, però, l’ha aiutata a maturare e a guardare tutto dalla giusta prospettiva: “ti rendi conto che quello che può essere stato prima non ti toglie niente e specialmente ci sono due bambini che hanno il diritto di avere il papà che hanno”.