Paolo Bonolis, in una lunga intervista a Oggi, parla della zia Adele Bonolis, sorella del nonno Carlo, proclamata venerabile da Papa Francesco il 21 gennaio. Adele, oggi al centro di una causa di Beatificazione e Canonizzazione, era un’insegnate milanese formata nell’Azione Cattolica. La zia di Paolo Bonolis ha istituito quattro case di accoglienza per ex prostitute, ex detenute, donne affette da malattie psichiche, per uomini proveniente dal carcere o dai manicomi giudiziari. Sulla figura di Adele Bonolis, Paolo Lipari ha girato il docufilm “La centesima strada: viaggio alla scoperta delle case di Adele Bonolis” che verrà presentato in streaming giovedì 25 febbraio sul sito della Fondazione Adele Bonolis, a cui sarà presente anche il conduttore. “I miei ricordi diretti risalgono a quando, tra i 7 e i 12 anni, andavo in ospite in estate in una delle sue case, quella di Montano Lucino, sul Lago di Como”, racconta Paolo Bonolis. Sulle pagine di Oggi, fa un ritratto molto dettagliato della zia Adele: “Era sempre pacata, sorridente. Gentile e mai banale, impossibile farla arrabbiare. E poi strani ricordi dei bambini… Sempre vestita allo stesso modo”.



Paolo Bonolis: “Nella mia vita c’è lo zampino di zia Adele”

Nel suo libro “Perché parlavo da solo”, Paolo Bonolis ha dedicato un capitolo alla religione “Un ammorbidente all’angoscia”: “Sono agnostico: mi rivolgo all’impalpabile. Ma non lo invoco e non lo prego, diciamo che provo a salutarlo”. Per il conduttore la fede si vede nelle opere e infatti per lui il vero miracolo della zia sono le sue opere. Sull’impalpabile aggiunge: “Mi affascina, lo avverto ma non so come rappresentarlo. Piuttosto lo rintraccio nelle persone che ho conosciuto e che non ci sono più, con cui mi trovo a dialogare. Non nego, ma non so. Sto seduto su un punto interrogativo, piuttosto che su un punto esclamativo”. Secondo Paolo Bonolis la zia Adele ha realizzato le sue opere “perché aveva cultura e fede”. Il conduttore ha cinque figli e una si chiama proprio come la zia. Sulle pagine di Oggi, il conduttore confessa di essere stato influenzato da Adele Bonolis nel suo ruolo di padre: “Nel modo in cui cerco di crescere i miei figli c’è lo zampino di Adele. È lei che mi ha ispirato a incuriosirmi, nella vita. Pe questo ho sposato la traiettoria della conoscenza, nel mio piccolo. È quel che dico ai miei figli: la conoscenza è più divertente che utile”.

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