Ultima puntata di Ciao Darwin 8 -Terre Desolate, il varietà campione di ascolti condotto da Paolo Bonolis su Canale 5. Il programma tornato in onda dopo alcuni anni di stop, si conferma uno dei più amati e seguiti dal pubblico italiano con ascolti davvero da record. La scorsa settimana, infatti, il varietà di Bonolis ha conquistato ancora una volta il prime time battendo nella gara degli ascolti la concorrenza di Raiuno de “La corrida” di Carlo Conti. Un successo senza precedenti con circa 4,4 milioni di spettatori e uno share del 24,6%. Numeri importanti, se consideriamo anche che il programma è stato in vetta ai trend topi di Twitter con +43.000 i tweet con hashtag ufficiale #CiaoDarwin. Un trionfo importante per Bonolis considerando anche che la puntata ha visto scontrarsi il mondo del web contro il mondo della tv. Nonostante il successo però Bonolis e lo show sono stati completamente bocciati dal critico Aldo Grasso.



Ciao Darwin 8: contenuti sempre più spinti

L’ultima puntata di Ciao Darwin 8 di Paolo Bonolis ha fatto discutere ancora una volta per una serie di contenuti davvero spinti che non sono passati inosservati al pubblico da casa. Durante la sfida della macchina del tempo, i due concorrenti si sono ritrovati catapultati nella terra degli indiani d’America popolata da bellissime donne seminude che poco hanno in comune con i pellerossa. Durante il viaggio nel tempo, i due concorrenti del mondo web e tv si sono trasformati nella tribù degli arrapati con tanto di balletto dal titolo “Arrapao Meravigliao”. Un momento assolutamente trash, che ha però nuovamente acceso i riflettori sui contenuti poco edificanti dello show. Non è una novità, infatti, che il programma è stato letteralmente bocciato dal critico Aldo Grasso sul Corriere della Sera.



Aldo Grasso boccia Paolo Bonolis

“Non c’è niente da fare, Paolo Bonolis non sarà mai un grande della televisione italiana. Non deve incolpare altri, ma solo sé stesso” ha scritto Aldo Grasso dalle pagine de Il Corriere della Sera. Il critico televisivo naturalmente parla anche di Ciao Darwin 8, il seguissimo verità del venerdì sera di Canale 5: “è il suo programma, quello che meglio lo definisce e lo esalta. Bonolis fa una televisione anni Novanta. Nell’estetica (le inquadrature ginecologiche, ancora pre #Metoo), nell’impianto (le opposizioni e i freak come unica idea di fondo), nella comicità di Luca Laurenti”. Grasso, dati alla mano, ha una sua idea sul perchè lo show funzioni ancora oggi: “funziona perché tocca le corde più basse del concetto di popolare, fingendo di nobilitarle con il lessico aulico, la sintassi pomposa. Il guaio è che dà il peggio di sé credendo, o illudendosi, di dare il meglio con quel gioco insopportabile dei doppi sensi. E non lo aiuta nemmeno un accenno di autoironia”.

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