Paolo Bonolis chiude definitivamente con Ciao Darwin: “Ecco perché non si farà”

Dopo vent’anni di allegria, leggerezza e spensieratezza Ciao Darwin ha salutato il suo pubblico pochi mesi con l’ultima edizione dello show, addio definitivo nuovamente confermato da Paolo Bonolis. Il conduttore romano, infatti, ancora al centro del gossip per la sua separazione da Sonia Bruganelli, ospite dell’evento il pubblico del BCT, il Festival del Cinema e della televisione di Benevento ha rilasciato una lunga intervista a SuperGuidaTv in cui si è sbilanciato sulla sua carriera ribadendo non solo la chiusura del suo show ma anche perché Ciao Darwin non avrà un’altra edizione.



Nel dettaglio, Paolo Bonolis ha confessato: “Sono molto contento di come è andato Ciao Darwin. È una trasmissione che è sempre piaciuta, che quest’anno ha avuto dei limiti da dover affrontare perché viviamo in una contemporaneità dove si cammina sulle uova e alcune cose erano un po’ troppo ‘palettate’. Per cui credo che per questa ragione non si farà più.” Le parole del conduttore non lasciano spazio a dubbi, Ciao Darwin non si farà ed i tanti appassionati di quel sano divertimento dovranno rassegnarsi. Del resto in questi vent’anni la società è cambiata e le battute più ‘cattivelle’ spesso posso finire al centro di polemiche.



Festival di Sanremo, Paolo Bonolis ci ripensa: “Potrebbe accadere prima o poi di condurlo”

Dopo l’addio di Amadeus alla Rai è partito il toto-nomi per il prossimo conduttore del Festival di Sanremo 2025 e trai vari si è fatto anche il nome di Paolo Bonolis, sulle indiscrezioni, però, il conduttore ha sempre voluto frenare e fare un passo indietro rivelando di non essere interessato alla conduzione. In seguito la kermesse canora più importante del nostro Paese è stata assegnata a Carlo Conti, ed adesso Paolo Bonolis è intervenuto nuovamente sulla questione della conduzione dei Sanremo cambiando parzialmente idea: “Mi fa piacere che ci sia questa considerazione e potrebbe accadere prima o poi. Credo sempre che una manifestazione così importante, nel momento in cui si scrive e si pensa, debba essere preceduta da un pensiero e sostenuta dal pensiero che la sosterrà in tutte le serate. Cioè il racconto non può essere solo una gara canora ma deve essere un contenuto che dia sostanza e specificità a quell’edizione”

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