Paolo Brosio, ai microfoni di Adnkronos, ha commentato la prefazione al documento del dicestero per i laici “Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale” scritta da Papa Francesco e pubblicata a pochi giorni dal decimo Incontro mondiale delle famiglie, che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno. Al suo interno, il Pontefice, ha ribadito l’esortazione ai più giovani a perseguire la castità prima del matrimonio, affinché quest’ultimo possa avere un senso di amore più profondo.



Il giornalista, che da tempo è portavoce del mondo cattolico, in tal senso, non può che dare ragione al Santo Padre. “Chi è cattolico non può fare come gli pare e piace. Dio ci chiede delle cose e la Chiesa fa da tramite tra noi e Dio, poi uno se non condivide le cose che dice il Papa può fare quello che vuole ma non dica che è cattolico”, ha ribadito. L’unica eccezione, secondo lui, sarebbe da fare per quelle coppie prossime alle nozze. “Se due giovani si amano veramente e sono in procinto di sposarsi e si lasciano andare una volta si possono andare a confessare con la loro guida spirituale”.



Paolo Brosio e la castità prima del matrimonio: “Ho peccato”

Paolo Brosio, parlando del tema della castità prima del matrimonio ad Adnkronos, ha ammesso però di non aver seguito neanche lui la retta via in questi anni. “Siamo tutti peccatori anche io ho ceduto al peccato io non vengo dal mondo della Chiesa perciò è ovvio che ho difficoltà ad attuare quello che dice il Papa, ma ho sempre cercato di coinvolgere le mie fidanzate verso un cammino di fede. Poi ovvio che non ci sono sempre riuscito”.

La castità in particolare non sarebbe stata rispettata con l’ultima fidanzata Maria Laura De Vitis, la quale già in passato aveva rivelato di avere avuto dei rapporti carnali con il giornalista. “Con lei bbiamo inizialmente intrapreso un percorso di fede poi lei non ce l’ha fatta perché era arrabbiata con Dio per la perdita del padre avvenuta quando aveva appena 8 anni perciò non è stato facile”, ha raccontato.