Paolo Brosio, da giornalista ad inviato di ‘Quelli che il calcio’
Paolo Brosio è stato tra gli ospiti della puntata odierna de La Volta Buona di Caterina Balivo, impreziosendo il pomeriggio di Rai Uno con innumerevoli aneddoti e testimonianze personali. La chiacchierata è partita dalle esperienze più note tra giornalismo e piccolo schermo. “Ne ho fatte tante, prima con i quotidiani e i telegiornali, Fabio Fazio è arrivato dopo tanti anni… A ‘Quelli che il calcio’ sono stato 6 anni, ogni volta un Paese diverso perchè stavo poco in Italia. Seguivo la Juventus e ho fatto per anni il giornalista sportivo… Sono stato anche 7 anni inchiodato nei tribunali prima, quindi ci sono arrivato come un regalo pazzesco. Potevo essere un inviato di costume, la settimana dopo magari ero in Brasile a giocare con la nazionale di beach soccer”.
Proseguendo nel suo racconto, Paolo Brosio non poteva non ricordare la sua amata madre scomparsa tempo fa. “Mia madre valeva per quattro, era una donna pazzesca, io ho sofferto molto per la sua scomparsa… Ognuno si autodetermina nella vita in base a quelle che sono le circostanze, sicuramente ora che non ci sono più mia mamma e mio padre la famiglia mi manca”. Il giornalista ha poi aggiunto: “Ho adottato una bambina in Bosnia, a distanza, che ha perso i genitori durante la guerra. Quando sento parlare dei conflitti mi inorridisco, impossibile che non ci sia un piano di pace… Lei adesso gioca nella Serie A di calcio femminile, ha 16 anni; non può venire qui perché io sono separato e lei è in un paese extra UE quindi posso andare io a trovarla”.
Paolo Brosio a La Volta Buona: “Con la fede tante cose del mondo le vedi ridimensionate…”
Caterina Balivo ha poi incalzato Paolo Brosio prima a proposito dei suoi precedenti sentimentali, poi parlando della svolta di vita grazie alla fede in Dio. “La mia prima moglie era bellissima, aveva quel bel volto del sud, bei colori… Ho avuto delle belle ragazze. Anche Gretel che era una modella cubana era bellissima, a mia madre venne un colpo quando gliela presentai”.
A proposito del rapporto con la religione e di come abbia determinato una svolta nella propria vita, Paolo Brosio – a La Volta Buona – ha raccontato: “Io nella vita ho sbagliato tanto, a volte mi sento un po’ solo, però poi ho trovato la fede… Mi ha dato una chiave di lettura di tutta la mia vita; ho capito che si può sbagliare ma quando trovi Dio nel tuo cuore può cambiare tutto. La televisione, il successo, i soldi; alla fine perdi un po’ il senso di certi valori che poi ho ritrovato quando le cose vanno male. Ho dato ascolto alla mamma che è stata a Medjugorje negli anni ‘80… Per riempire il vuoto che avevo mi sono detto che potevo trovare conforto con la religione”. Avviandosi verso la conclusione, il giornalista ha dunque spiegato: “Da lì ho iniziato un percorso giornalistico nei luoghi delle apparizioni dove ho raccontato guarigioni inspiegabili, apparizioni. Però prima del mio lavoro viene la mia anima; la vita non va staccata da nulla, siamo in un divenire dove seguendo un certo filo, che è la via della luce, tante cose del mondo le vedi ridimensionate…”.