Paolo Brosio ha raccontato a “Storie Italiane”, su Rai Uno, il dramma vissuto pochi giorni fa, quando la mamma Anna Marcacci (102 anni il prossimo 7 aprile, ndr) è stata colpita da un grave scompenso cardiaco. Il giornalista ha esordito dicendo di avere vissuto una notte tremenda, contrassegnata da un segnale premonitore: “Mi sono svegliato di soprassalto nel cuore della notte, erano da poco passate le 3. Ero agitato, non capivo, e subito ho pensato a mia mamma. Sono andato a vederla, ho notato che dormiva. Ho comunque cominciato ad affidarla a Gesù nel dormiveglia”.
Poi, alle 6.30 del mattino, la situazione ha iniziato a precipitare: “Mi sono accorto che mia madre respirava male e rantolava, aveva bolle che uscivano dalla bocca e il muco che non la faceva respirare. Ho chiamato così il medico di famiglia: quasi come per un segno del destino, aveva un’emergenza vicino a casa mia, tanto che non ho fatto in tempo a riattaccare che dopo un minuto mi suonava già alla porta. Le ha fatto un’endovena immediata di cortisone e diuretico, in quanto ha capito che c’era un edema grave e il liquido stava andando nei polmoni”.
PAOLO BROSIO IN LACRIME: “MIA MAMMA ANNA MARCACCI STAVA PER MORIRE”
In quel contesto delicato, per giunta legato a una paziente etichettabile come “fragile”, se non altro per ragioni meramente anagrafiche, “sono andati contemporaneamente in tilt i reni – ha proseguito tra le lacrime Paolo Brosio –. Ho chiamato l’ambulanza, i medici hanno somministrato ossigeno a mia mamma Anna e siamo volati all’ospedale della Versilia. Devo ringraziare veramente di cuore i dottori e le preghiere delle mie due parrocchie per la sua salute”.
Per Paolo Brosio non sono stati istanti facili da gestire, anche a livello emotivo: “Sono solo, con due matrimoni saltati per aria – ha aggiunto a ‘Storie Italiane’ –. Nei primi 4 giorni di ospedale mamma era sospesa tra la vita e la morte. Quando tornavo a casa, trovavo il deambulatore lì, fermo… A volte è vero che litighiamo anche tutto il giorno, però la mamma è sempre la mamma… Vederla soffrire così, con terapie d’urgenza, catetere e flebo, è stato davvero tremendo… Sono consapevole che sia già un miracolo che mia mamma sia viva alla sua età, però posso dire che non avevo mai vissuto una cosa del genere”.