Paolo Brosio, ospite di “Oggi è un altro giorno”, parte da un ricordo d’infanzia: “Il primo bacio l’ho dato tardi. Ero un po’ ritardatario, poi mi sono rifatto. I primi innamoramenti prima venivano un po’ più tardi, ora sono più precoci. Il primo bacio l’ho dato a 17-18 anni. Lei era una bella ragazza bionda che si chiamava Betty, era di Asti. Ogni tanto la sento. Lei frequentava le scuole dove andavo anche io. Ha preso lei l’iniziativa”.



Il giornalista, con Serena Bortone, ricorda anche i suoi inizi nel mondo della tv: “Io sono arrivato in Mediaset durante la prima guerra del Golfo. C’era Emilio Fede come direttore. Un giorno mi disse ‘Ho una sorpresa per te’ e mi portò a conoscere Berlusconi. Io speravo che fosse un aumento di stipendio. Allora siamo andati. Mi ricordo che arrivai a Milano e lui mi disse ‘Ah, ma allora sei vero, pensavo che fossi un’icona davanti al tribunale’. Poi mi abbracciò. Ero felice perché arrivare in una televisione nazionale e trattare non più cronaca locale, mi piaceva”.



Paolo Brosio: “Droga e sesso, poi ho sentito Dio”

Paolo Brosio non sta vivendo un momento semplice: la mamma è infatti in ospedale. Il giornalista racconta a “Oggi è un altro giorno”: “Mia mamma non sta bene, è in ospedale. Io ero a Trevignano per seguire la faccenda della Madonnina e io non ero lì. Abbiamo passato momenti terribili, è uscita dalla terapia intensiva ed ora è in medicina d’urgenza. Stasera la riabbraccerò. Ho avuto un’educazione rigida. Lei voleva che io mi sposassi presto. Le mie fidanzate sono scappate tutte con lei. Mi ha dato un’educazione severissima. A un certo punto io son sparito. Lei voleva che facessi l’avvocato, io volevo fare il giornalista. A mia madre non andavano mai bene le mie fidanzate. Mi diceva che ostentavano troppo le loro bellezze. Poi chiedeva se loro sapessero cucinare bene. Adesso sono single, con l’ultima è successo il pandemonio”.



La vita di Brosio non è stata solo successi e belle donne. Il giornalista ha vissuto un momento difficile dopo la morte del padre, fatta di droga e sesso. A raccontarlo è proprio lui: “È morto mio papà, io in quel momento lavoravo in Rai. Io non c’ero perché stavo lavorando, pensavo sempre ai programmi, ai contratti. Quello è stato il primo fallimento della mia vita. Il dolore non è mai fine a sé stesso. Io ero un po’ egoista. In quel momento ero anche in crisi con la mia seconda moglie. In quel momento penso che chiodo scaccia chiodo sia la cosa migliore. Da quel momento comincio a fare un po’ il deficiente. Girava droga, sesso… In quel momento sento una voce. Qualcuno mi dice ‘Figlio mio, devi smettere’. Io mando via le due ragazze che erano in stanza e per la prima volta sento il bisogno di confessarmi. In quel momento arrivo in chiesa, abbraccio il prete come se abbracciassi mio papà e mi libero”. Per il giornalista, infine, una presa di coscienza: “I miei matrimoni sono finiti per colpa mia. La mia seconda moglie l’ho tradita e lei l’ha scoperto. Oggi come oggi ho un rammarico perché vorrei avere un figlio, anche se ho adottato una bambina”.