TRUFFA FINTO INCIDENTE: COS’È SUCCESSO A PAOLO CASARIN

Tra le vittime della truffa del finto incidente stradale con un parente nei guai c’è pure Paolo Casarin, ex arbitro che ora fa l’opinionista in tv, a cui sono stati portati via soldi e oggetti per un valore complessivo di 40mila euro circa. A fine agosto ha sporto denuncia, spiegando di essere stato contattato da un soggetto il quale asseriva di essere un militare. Questi gli ha detto che doveva ritirare un verbale molto urgente riguardante un incidente stradale in cui era rimasto coinvolto il figlio. Quindi, Casarin ha seguito le indicazioni ricevute, con l’interlocutore che lo ha trattenuto al telefono in modo tale che non chiamasse altre persone, venendo a conoscenza che si trattava di una truffa.



Quando però ha terminato la conversazione ed è tornato a casa, l’ex arbitro ha scoperto che nel frattempo qualcuno aveva chiesto alla moglie di dargli tutto ciò che aveva di valore a casa, sempre con la stessa scusa. Quindi, Casarin si è rivolto ai carabinieri, che hanno provveduto all’acquisizione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza della sua abitazione. Pur avendo perso una bella somma, su cui non si sofferma ai microfoni del Gazzettino, limitandosi a dire che non sarebbe quella riportata, ritiene che alla fine sia andata comunque bene, visto che «non ci sono morti né feriti».



L’EX ARBITRO: “POTEVA ACCADERE IL PEGGIO”

Casarin, alla luce di quanto accaduto, ritiene che avrebbe potuto correre un serio pericolo se il piano non fosse andato come previsto dai delinquenti: ad esempio, se il figlio, che peraltro vive non lontano dai genitori, fosse tornato a casa mentre la truffa era in corso, sarebbe potuto accadere il peggio, secondo un’ipotesi dell’ex arbitro. Dalle prime indagini che sono state eseguite è emerso che la banda potrebbe essere formata da 7-8 persone e che l’ex arbitro 84enne possa essere stato pedinato per settimane prima che venisse messo in moto il piano truffaldino.



Peraltro, è emerso che sia stato “aggirato” anche il portiere, perché i malviventi avrebbero finto di parlare al citofono con la signora, quindi sono entrati, si sono fatti aprire dalla moglie di Casarin e l’hanno mandata in confusione con la storia dell’incidente al figlio, spiegando che aveva bisogno di soldi. Non potendo mettersi in contatto col marito, che guarda caso aveva il cellulare occupato, ha assecondato le richieste.

Nel frattempo, Casarin insospettito dalla vicenda, è tornato a casa dove ha scoperto la truffa. «Ho avuto anche la sensazione, che ho realizzato più tardi, di avere un paio di macchine dietro di me, che mi pedinavano», ha aggiunto l’ex arbitro, secondo cui forse avrebbero potuto provocare un incidente per impedirgli di tornare a casa. A proposito del bottino, ha raccontato che stava mettendo da parte un po’ di denaro per acquistare una tomba di famiglia a Venezia.