Paolo Conte, una vita di cultura e musica, sbocciata soprattutto dopo i trent’anni, dopo aver studiato legge e coltivato con impegno la passione per la canzone. In una interessante intervista rilasciata ai microfoni de il Corriere, l’artista si è raccontato a tutto tondo, ripercorrendo le tappe principali della sua carriera, ma anche della sua quotidianità, divisa tra passeggiate col cane e ovviamente tanta musica.



Anche se la musica attuale, soprattutto nel panorama italiano, sembra non convincerlo a pieno: “Mi tengo poco informato e magari ci sono cose interessanti che mi sfuggono”, ha ammesso. “Però mi pare che ci sia una tendenza a scrivere un po’ cose uguali, troppo simili tra un artista e l’altro. C’è stata senza dubbio una perdita di creatività. È tutto più nelle mani della discografia, non tanto dell’avventura artistica”.



Paolo Conte e il figlio che non è mai arrivato: “Non è un rimpianto”

Uno dei passaggi più toccanti dell’intervista, riguarda l’argomento figli. Un tema che non ha mai fatto vibrare il cuore di Paolo Conte: “Non è un rimpianto. Può essere che nella vecchiaia se avessi dei figli avrei un aiuto nell’ultimo tratto. Però… non mi ha mai interessato troppo avere un figlio. Anche perché non avrei saputo bene cosa insegnargli”.

Evidentemente, per il cantautore, il desiderio di diventare padre non è mai stato così forte: “L’ho sentito poco francamente. E questo vale anche per mia moglie. Bisogna sentire le parole dentro di sé per poter insegnare qualcosa. E io non mi sono mai sentito un gran maestro in questo, credo non sia una cosa facile. Ma magari sarei stato un padre affettuosissimo…”, ha concluso.