Paolo Conticini, noto attore toscano, è stato ospite in collegamento in diretta Rai Uno presso il programma “C’è Tempo Per…”. Conticini ha fatto gli auguri al grandissimo Lino Banfi, che oggi compie gli anni: “Tanti auguri lino, come stai? – ha esordito Conticini – ti voglio bene. Prima di conoscerlo Lino era un grande attore e quando l’ho conosciuto è divenuto un grande uomo, il suo successo lo si deve al fatto di essere una persona per bene e sono felice di essere un suo amico”. I due hanno lavorato assieme nella fiction storica di Rai Uno, “Un medico in famiglia”: “Abbiamo lavorato assieme – ha continuato Conticini – e mi ha aiutato molto, ha dei tempi incredibli. Oltre a essere uno straordinario attore da commedia è un grandissimo attore drammatico e credo che questa cosa andrebbe sfruttata di più. Aneddoto? Ce ne sono tantissimi, mi dava tanti suggerimenti, in una scena particolare ricordo che non riuscirivamo a chiudere una determinata situazione e lui con la massima tranquillità mi diede dei suggerimenti e la chiudemmo”. Prima di congedarsi: “Ti voglio bene Lino, ci vediamo in orecchietteria al tuo ristorante”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PAOLO CONTICINI, CHRISTIAN DE SICA: “È PIÙ DI UN AMANTE, È UN FRATELLO”
Paolo Conticini tra gli ospiti della nuova puntata di “C’è tempo”, il nuovo programma del mattino di Raiuno condotto da Beppe Convertini e Anna Falchi. Dopo la partecipazione al programma “Top Dieci” di Carlo Conti, l’attore torna protagonista in tv mentre sui giornali di gossip si è tornati a parlare del un possibile flirt con Christian De Sica. Da tantissimi anni, infatti, quando si parla di Conticini lo si associa all’amico e collega Christian De Sica con cui ha condiviso più volte il set cinematografico. Una grande amicizia quella che lega Conticini al regista e attore, ma che per molti potrebbe nascondere qualcosa di più. A mettere ancora una volta a tacere le voci ci ha pensato proprio De Sica che, parlando della vicenda ha dichiarato a gran voce: “è una fregnaccia pazzesca!”. Questa diceria in realtà il figlio del grande Vittorio se la porta indietro da tantissimi anni, per la precisione da quando nel 1995 ha recitato nel film “Uomini uomini uomini”, un film dedicato al mondo omosessuale. Nessun flirt o altro tra gli attori che sono legati da una profonda stima e da un grandissimo affetto. Proprio De Sica ha raccontato che in passato quando è stato vittima di un piccolo incidente proprio Conticini l’ha accudito come un fratello. Per questo motivo il regista e attore parlando dell’attore ha detto: “è più di un amante, è come un altro fratello”.
Paolo Conticini: “da piccolo avrei voluto fare il veterinario”
A parte questo “gossip”, Paolo Conticini è un attore che si divide tra cinema e teatro. Lo scorso anno ha recitato con grandissimo successo nel musical “Mamma mia”, un progetto importante che ha raccontato così durante un’intervista rilasciata ad alessandrodisavoia.it: “Massimo Romeo è stato bravo ad aver portato in scena tutti gli ingredienti e i sapori che si possono apprezzare nel film. Ha fatto un gran lavoro nel mettere insieme attori con caratteri diversi, molti di noi non si conoscevano prima. Ci siamo trovati benissimo insieme, sono stato fortunato ad aver trovato compagni di lavoro eccezionali. Sono molto contento di averne fatto parte”. Oltre al successo in teatro, Conticini ha ancora tanti sogni nel cassetto come quello di recitare in un film drammatica possibilmente diretto da Ferzan Ozpetek: “mi piacerebbe lavorare con lui e interpretare un personaggio drammatico”. Non solo, in questi ultimi anni si è avvicinato anche alla scrittura: “mi è venuta la voglia di scrivere un po’ di cose che mi sono successe negli ultimi 50 anni, raccontare un po’ del mio intimo, la mia infanzia, come sono cresciuto, come sono entrato in questo ambiente, quello che la gente non conosce. Le mie paure, le mie ansie”. Infine parlando dei suoi sogni da ragazzino non nasconde di avere un rimpianto: “sono sempre stato un amante degli animali e da piccolo avrei voluto fare il veterinario. Solo che questo andava contro la mia voglia di studiare, preferivo lavorare per avere una rendita che mi rendesse indipendente”.