Mancano due mesi esatti alle elezioni politiche e la campagna elettorale è entrata nel vivo. Si tratta della prima corsa al voto in piena estate, Paolo Crepet ha le idee chiare: i partiti dovranno tenere un profilo basso. Il motivo? I comizi in spiaggia rischierebbero di trasformarsi in un boomerang.

Intervenuto ai microfoni dell’Agi, il celebre psichiatra ha spiegato senza mezzi termini: “Ma lei se lo immagina un partito che arriva in un bel posto di vacanza e mette la ‘tenda’ per fare campagna elettorale: la gente si incazza e il partito perde voti”.



PAOLO CREPET SULLA CAMPAGNA ELETTORALE ESTIVA

Nel corso del dialogo con l’agenzia di stampa, Paolo Crepet ha spiegato che soprattutto dopo la pandemia da Covid-19 gli italiani hanno bisogno di un’estate all’insegna della spensieratezza. Le vicende politiche, invece, costringono le persone a mantenere alta la soglia dell’attenzione. La logica conseguenza, ha aggiunto, è che gli elettori rischiano di arrivare poco preparati al voto. Per questo “molti diserteranno le urne”: “Non mi ricordo una campagna elettorale ad agosto, credo che l’unico risvolto possibile sarà l’astensione, perché non ci sarà il periodo per capire da che parte stare”. A risentirne saranno soprattutto gli indecisi, che rappresentano un bacino piuttosto importante: “L’indeciso normalmente studia le proposte dei partiti, approfondisce e poi sceglie. Ma ad agosto le persone non hanno voglia di pensare alla guerra, alla crisi energetica, alle bollette e ai futuri pandemici”. Per Paolo Crepet le elezioni non muteranno i programmi degli italiani: la gente ha bisogno di svago, per questo i partiti farebbero meglio a mantenere un profilo più basso. E il suo messaggio è chiaro: “L’estate è un rito che noi dedichiamo all’ozio e questo deve rimanere”.



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