«Il lupo perde il pelo ma non perde il vizio. Ora ricominciamo con la dad, perché avevamo fatto finta di avere capito che era un grande problema per i nostri bambini, ci siamo battuti il cuore, cosparsi il capo di cenere e poi la prima cosa facciamo non è vietare i cenoni, ma vietare la scuola ai bambini»: questa la denuncia di Paolo Crepet.



Il celebre psichiatra è intervenuto ai microfoni di Tagadà, programma in onda su La7, e si è scagliato contro l’ipotesi del ritorno della didattica a distanza per contrastare l’aumento di contagi: «Noi siamo pedofobi, fondamentalmente odiamo i bambini». Paolo Crepet ha poi rimarcato che la dad comporta anche un problema economico: «Se una famiglia deve andare a lavorare, il 7 gennaio a chi lascia i bambini che restano a casa? E i nonni vengono di nuovo messi a rischio».



Nel corso del suo intervento, Paolo Crepet ha rinnovato l’invito a evitare una chiusura delle scuole, chiedendo di intervenire in altri modi contro la pandemia: «Tutto questo per non dire che bisogna fare la terza dose, abbiamo un dato bassissimo: non facciamo trionfi laddove non ci sono. Qualsiasi cosa va bene, anche la quarta dose, ma lasciate andare i bambini a scuola»

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