Il fotografo Paolo Di Paolo ha dato un importante contributo alla memoria di alcuni degli eventi più rilevanti del Novecento. Oggi sarà ospite a Ogni cosa è illuminata, il programma di Camila Raznovich in onda il sabato sera su Rai 3. Con i suoi scatti, Di Paolo ha documentato e immortalato la nascita dell’Autostrada del Sole, gli anni della Dolce Vita, i film di Pier Paolo Pasolini e le officine di Enzo Ferrari. Nato nel 1925, è stato il fotografo più pubblicato da Il Mondo, la rivista fondata e diretta da Mario Pannunzio, per cui ha realizzato reportage esclusivi su Pier Paolo Pasolini, Anna Magnani, Giorgio De Chirico, Ezra Pound, Marcello Mastroianni, Luchino Visconti e Oriana Fallaci. Questi sono solo alcuni dei personaggi con cui Di Paolo ha avuto a che fare, tra i tanti appartenenti al mondo della cultura, della politica e dell’arte di quel momento storico.
Chi è Paolo Di Paolo
Paolo Di Paolo è originario di Larino in Molise, ma nel 1939 si è trasferito a Roma dove ha conseguito il diploma di maturità classica. Dopo la guerra si è iscritto alla facoltà di filosofia dell’Università La Sapienza, dove ha conosciuto il professor Guido De Ruggiero e il collega Lucio Colletti. Ha frequentato a lungo gli ambienti artistici della Capitale, entrando in contatto con Mario Mafai, Giovanni Omiccioli, Giulio Turcato, Antonio Corpora, Pietro Consagra, Carla Accardi e Mimmo Rotella. Tutti, chi più chi meno, l’hanno reso l’uomo e il professionista che è adesso, accompagnandolo in un percorso di scoperta delle arti figurative (la fotografia in particolare). Nel 1953 è stato nominato caporedattore di Viaggi Cit. Le tourisme en Italie. Si definisce “dilettante” della fotografia, nel senso di “fotografare per diletto”.
L’archivio fotografico di Paolo Di Paolo
Tra le altre collaborazioni si ricordano quelle con il settimanale Tempo, diretto da Arturo Tofanelli, e Irene Brin, famosa giornalista con cui ha firmato alcuni reportage sull’high society internazionale. Si ricordano anche le sue inchieste sociologiche, tra tutte La lunga strada di sabbia, del 1959, prodotta in collaborazione con Pasolini. Il rapporto col regista è proseguito in occasione delle riprese de Il Vangelo secondo Matteo e Mamma Roma, durante le quali ha accompagnato e consigliato il regista. Nel 1966 chiude Il Mondo e, nel 1976, anche Tempo. Così, Di Paolo smette di fare il free-lance e torna sui libri per approfondire gli studi di filosofia e di storia. Molte delle sue foto finiscono in cantina; la figlia Silvia, negli anni Novanta, riscopre l’archivio e dà inizio al suo lavoro di catalogazione e di cura. Gli scatti di Paolo Di Paolo sono oltre 250mila.