C’è anche il consigliere comunale di Busto Arsizio, Paolo Efrem, tra le persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore dei rifiuti. Efrem è finito in carcere per emissione di false fatture con l’aggravante dell’agevolazione delle cosche. E nell’ordinanza c’è pure il capo del clan di Legnano-Lonate Pozzolo, Vincenzo Rispoli. Secondo l’accusa, il consigliere comunale di Busto Arsizio avrebbe avuto dei collegamenti stabili con ambienti primari della criminalità organizzata. Sarebbe stato Daniele Frustillo, vicino alla cosca del boss, ad organizzare per il politico la campagna elettorale per le elezioni amministrative comunali. È quanto emerge dall’ordinanza cautelare firmata dal gip Sara Cipolla, su richiesta del pm Silvia Bonardi. Ma l’inchiesta si basa anche sulle dichiarazioni di Matteo Molinari, imprenditore dell’azienda Smr Ecologia, che si occupa di trattamento rifiuti e avrebbe subito infiltrazione delle cosche. Dai suoi verbali e da alcune chat è emerso che il politico era un tuttofare di Frustillo. Con lui lo stesso consigliere accompagnava in macchina i parenti di Silvio Farao che andavano a trovarlo quando era in carcere a Novara. Soggiorni peraltro pagati con i fondi neri creati con le fatture false dallo stesso Paolo Efrem.
PAOLO EFREM, ARRESTATO CONSIGLIERE BUSTO ARSIZIO
Stando ai verbali dell’imprenditore, questi avrebbe ottenuto attraverso Paolo Efrem un appuntamento col potente Carmine Gorrasi, consigliere comunale di Busto Arsizio con delega alle società partecipate e arrestato nell’inchiesta di Milano chiamata “mensa dei poveri”. Frustillo è saldamente legato ai Rispoli, quindi Efrem operava per conto della potente famiglia di ‘ndrangheta, mettendo in atto con disinvoltura una sistema emissione di fatture false per fare uscire soldi dalle casse della società di Molinari. E quel denaro, come riportato dal Corriere della Sera, andava alla cosca. Il gip inoltre ha messo in luce la pericolosità sociale del consigliere comunale per i rapporti con Frustillo e per le sue relazioni opache con gli alti ambienti della politica locale. Nato da genitori eritrei, Paolo Efrem è stato il primo consigliere comunale di colore ad entrare in consiglio comunale a Busto Arsizio, notizia che all’epoca fece clamore in città. Consulente amministrativo, è nipote di Sebaht Ephrem che è stato ministro della Difesa e dell’Energia.