Paolo Genovese è stato denunciato per la presenza di una piscina abusiva nella villa attualmente in ristrutturazione di San Felice Circeo, in provincia di Latina, intestata alla Pupilla Film srl, società riconducibile al regista. L’accusa, come riportato dal Corriere della Sera è di abusivismo edilizio ed è scattato anche il sequestro dell’immobile in virtù delle caratteristiche ambientali ed urbanistiche della zona, che è contenuta nel Parco Nazionale del Circeo.



Ad accorgersi dell’abuso sono stati i carabinieri forestali del Nipaaf e della stazione Parco di Sabaudia, che erano impegnati in uno dei frequenti controlli sul promontorio della zona di Quarto Caldo. Il terreno era stato acquistato circa cinque anni fa, ma sembrerebbe che le irregolarità riscontrate siano state commesse nell’ambito dei lavori di risanamento conservativo che sono stati effettuati di recente. La piscina incriminata, in via di realizzazione senza i titoli edilizi necessari, è di piccole dimensioni, ma essendo in cemento armato ciò non sarà sufficiente per fare sì che le autorità competenti chiudano un occhio.



Paolo Genovese, piscina abusiva nella villa a Latina: sequestrata

La villa a San Felice Circeo, in provincia di Latina, di proprietà di Paolo Genovese è stata dunque posta sotto sequestro per la presenza di una piscina abusiva. Il regista non potrà continuare i lavori di ristrutturazione che erano in corso. Prossimamente il giudice per le indagini preliminari dovrà stabilire se convalidare o meno il provvedimento. È da valutare, in tal senso, anche la posizione della società responsabile dei lavori, che risultava comunque in possesso di diverse autorizzazioni.

È ad ogni modo un brutto colpo per la famiglia, che era da circa cinque anni usufruiva del complesso abitativo sul litorale laziale. Il figlio del regista, Pietro Genovese, aveva lì trascorso una parte degli arresti domiciliari per l’omicidio stradale delle giovani studentesse romane Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli.