Ammissione di colpevolezza da parte della Commissione Ue per i ritardi dei vaccini. Intervenuto a Radio Anch’io, il commissario all’Economia Paolo Gentiloni ha evidenziato: «Certamente c’è un problema di capacità produttiva di questi vaccini, è difficile produrli nelle quantità promesse e dobbiamo esigere che queste case farmaceutiche rispettino gli obiettivi promessi. Forse c’è stata da parte della Commissione Ue una sottovalutazione di quanto queste promesse avrebbero potuto dimostrarsi non attendibili del tutto».
L’ex premier, esponente di spicco del Pd, ha poi rimarcato: «Detto questo, è vero che siamo indietro rispetto a Paesi che hanno iniziato un mese prima, siamo avanti rispetto a Paesi come Corea, Cina e Russia: dobbiamo accelerare anziché mettere in discussione l’acquisizione comune di vaccini, visto che si tratta di 2 miliardi e 600 milioni di dosi».
PAOLO GENTILONI: “ACQUISTO COMUNE DI VACCINI È STRADA GIUSTA”
Paolo Gentiloni non ha dubbi sulla bontà della scelta di acquisti comuni da parte di Bruxelles, considerando cosa sarebbe potuto accadere: «Io sarei stato terrorizzato, in un contesto di mercati paralleli e mercati neri, da una competizione tra i 27 Paesi Ue per accaparrarsi le dosi ufficiali e non ufficiali delle cause farmaceutiche. Abbiamo di fronte un ritardo e dobbiamo rimediare a questo ritardo, mi pare che ieri il Consiglio europeo sia stato unanime su questo punto».
Una battuta sul Recovery Plan e sulle mosse del governo Draghi, che ha affidato la struttura al Mef: «Ci sono tre modelli: presidenza del Consiglio, ministero dell’Economia e un ministero ad hoc per il Recovery. Il ministero dell’Economia è il modello più diffuso, so che il ministro Franco è al lavoro e sono a contatto con i miei uffici. Le cose hanno ripreso a correre nella giusta direzione dopo una pausa di settimane».