Sulle note della canzone scritta da suo papà Enzo, Paolo Jannacci ha portato sul palco dell’Ariston di Sanremo il duetto con Francesco Mandelli. Un brano recitato, dal titolo “Se me lo dicevi prima”, datato 1989 e socialmente impegnato, poiché creato per denunciare il problema della tossicodipendenza. Una tematica che, purtroppo, riguarda ancora troppi giovani (e non solo): peccato solo per l’ora tarda di quest’esibizione (01:35), avvenuta quando ormai molti ragazzi erano già tra le braccia di Morfeo. (aggiornamento di Alessandro Nidi).
PAOLO JANNACCI E FRANCESCO MANDELLI, DUETTO SANREMO 2020: “SE ME LO DICEVI PRIMA”
Paolo Jannacci a Sanremo 2020 nel nome del padre Enzo Jannacci. Nella serata di Sanremo 70, dedicata alle cover e ai duetti, il cantautore porterà sul palco proprio “Se me lo dicevi prima”, un brano interpretato dal padre che per l’occasione riproporrà con l’amico Francesco Mandelli. Un’esibizione che si preannuncia imperdibile e che arriva a distanza di poche ore dal debutto di Paolo sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo dove ha si è presentato per la prima volta in gara con “Voglio parlarti adesso”. La prima esibizione del figlio di Jannacci ha coinvolto critica e pubblico con commenti davvero positivi sui social. “#PaoloJannacci: il testo è toccante, la sua voce trema inizialmente perché è visibilmente emozionato, ma si riprende piano piano. Indubbiamente bravo, canta molto bene ma vale il discorso fatto per Tosca. Voto 6.5” scrive un utente, mentre un altro sottolinea la difficoltà del brano portato in gara “una canzone non facile ma ben interpretata. Bravo, Bravissimo”. Non solo, c’è anche chi descrive la canzone come “una bellissima poesia d’amore… sotto forma, lieve, di ninna nanna”. Peccato che non sia stato lo stesso per la giuria demoscopica che ha relegato Paolo Jannacci alla posizione numero 8 della classifica parziale della seconda serata, mentre è sedicesimo nella classifica generale di tutti gli artisti in gara.
FRANCESCO MANDELLI, DUETTO CON PAOLO JANNACCI A SANREMO 2020
Paolo Jannacci, in gara al Festival di Sanremo 2020 con il brano “Voglio parlarti adesso”, per la serata dedicata alle cover ha scelto di chiamare al suo fianco l’attore Francesco Mandelli, per accompagnarlo nell’interpretazione di una canzone del padre: “Se me lo dicevi prima”. Il brano fu presentato da Enzo Jannacci all’edizione 1989 del Festival ed era un chiaro messaggio contro la tossicodipendenza. In realtà, oltre a Mandelli sarà presente anche il musicista Daniele Moretto che già in passato aveva collaborato con Jannacci padre. Mandelli, invece, noto prevalentemente per le sue performance attoriali e nella regia, pare avere un talento anche dal punto di vista musicale. Del resto vanta una partecipazione al Festival di Sanremo 2015. Il connubio tra Jannacci e Mandelli darà sicuramente vita a una interpretazione di grande intensità in modo che possa arrivare dritta al cuore dello spettatore ed emozionarlo. Ritmo e tempi musicali potranno sicuramente essere rivisti dando vita a un brano assolutamente unico.
IL RITORNO ALL’ARISTON DI MANDELLI
Poliedrico. Ecco come possiamo definire Francesco Mandelli. Un vero talento nel mondo dello spettacolo, che assicura sempre delle performance notevoli nei vari campi nei quali si cimenta. La musica in ogni caso è una delle sue grandi passioni e lo dimostra il fatto che per quasi 15 anni, precisamente dal 2000 al 2013, ha fatto parte di un gruppo musicale, gli Orange, dove era voce e chitarra. Nello stesso tempo, ha pubblicato alcuni album da solista, dove viene messa in risalto la sua notevole vena rock, in un modo assolutamente unico. Insieme a Fabrizio Biggio ha partecipato all’edizione 2015 del Festival di Sanremo con il brano Vita d’Inferno, non riuscendo però a ottenere un piazzamento utile per poter arrivare alla serata finale. Noto al pubblico per le sue diverse apparizioni giovanili nei programmi musicali dell’emittente televisiva MTV, oggi può essere considerato un artista maturo e completo, che riesce a interpretare ruoli e canzoni con un estro unico in grado di emozionare lo spettatore. Il suo duo insieme a Paolo Jannacci è molto atteso proprio per il fatto di dover interpretare un testo intenso e toccante, così come lo fu trenta anni fa.