Paolo Limiti, “l’oro” di Mina
Paolo Limiti è scomparso ormai da due anni e la sua tragica morte di sicuro rappresenta ancora uno dei vuoti della musica e tv italiana. La sua carriera di paroliere gli ha permesso di realizzare diversi brani per Mina, sfociando poi sul piccolo schermo anche come autore, produttore e conduttore televisivo. Una delle sue canzini più popolari risale al ’68, La voce del silenzio, scritta a sei mani con Mogol e Elio Isola e presentata al Festival di Sanremo di quell’anno da Dionne Warwick e Tony Del Monaco. Artista dalla memoria coriacea, Limiti è intervenuto negli anni precedenti alla sua scomparsa anche nel concerto tributo Una serata… bella per te, Mogol!, in onda con la sua replica nella prima serata di Rete 4 di oggi, domenica 25 agosto 2019. In quest’occasione, il paroliere ricorda uno degli aneddoti legati ai primi successi dell’amico e collega, ovvero la vittoria ottenuta a Sanremo nel ’61 con Al di là, un brano scritto con Carlo Donida e interpretato da betty Curtis in duetto con Luciano Tajoli. “Una donna strepitota, normale, simpatica, brillante”, sottolinea Limiti dopo essere stato convocato sul palco da Alfonso Signorini. “Aveva un abito da sera lungo”, continua poi parlando del suo debutto sanremese, “arriva e inciampa”. Un siparietto ad oggi divertente, ma che porterà l’artista ad aggrapparsi ad un tavolo nelle vicinanze, provocando poi la successiva ondata di champagne su una signora.
Paolo Limiti, Una serata bella per te, Mogol!: l’ultimo saluto
Una folla di italiani ha accompagnato Paolo Limiti nel giugno di due anni fa, per dargli l’ultimo saluto. Amato dal pubblico e forse dimenticato dalla Rai a cui aveva dedicato tutta la vita e carriera, il paroliere ha comunque ottenuto un grande affetto da parte di chi non ha mai smesso di seguirlo sul piccolo schermo. Negli ultimi anni aveva abbandonato forse il mondo della musica, dopo essere riuscito a salire alla gloria per diversi successi musicali. In occasione del suo funerale, ricorda Il giorno, il parroco ha voluto citare alcuni versi del brano La voce del silenzio che Limiti ha scritto per Mina negli anni Sessanta. “Ha percepito nel silenzio del mistero una voce”, ha sottolineato il prete. “Non appartiene al passato, ci sta davanti”. Fra i presenti alla cerimonia anche un altro dei conduttori più amati dagli italiani e scomparso a sua volta in seguito, Fabrizio Frizzi. Ai microfoni del giornale, il timoniere dal sorriso perenne ha ricordato Limiti non solo come collega, ma anche come scrittore di canzoni. “Una persona molto generosa e molto affettuosa con le persone con cui lavorava”, ha evidenziato ricordando anche di come fosse stato generoso nei suoi confronti in un momento delicato della sua vita e carriera. “Mi ha fatto fare cose che nessuno mi avrebbe fatto fare”, ha concluso ribadendo che il legame con Limiti riguardava non solo l’affetto, ma anche un profondo senso di gratitudine nei suoi confronti.