Gran Bretagna isolata dopo la scoperta della nuova variante Covid. «La Brexit è arrivata una decina di giorni in anticipo», commenta con sarcasmo Paolo Mieli a Radio 24. L’ex direttore del Corriere della Sera, che aveva già fatto discutere per le sue dichiarazioni sul vaccino, ritiene che questo isolamento sia «un’anticipazione della Brexit». Un accostamento che non è piaciuto, considerando la quantità di commenti che sono circolati sui social in merito a questa analisi di Paolo Mieli. La decisione di molti paesi di sospendere i collegamenti con la Gran Bretagna è legata all’intenzione di non “importare” la nuova variante Covid, che però risulta già largamente diffusa in Europa.



Niente a che vedere con la Brexit, che peraltro non nasce come una volontà di isolamento né ha ciò come conseguenza. Ma Paolo Mieli evidentemente ha un’altra idea in merito. «Mi verrebbe da dire: avete voluto l’isolamento? Eccolo, tenetevelo. Se il popolo vota, deve essere anche responsabile delle conseguenze del voto. È inutile girarci intorno, non si può fare diversamente se nel 2016 l’Inghilterra si è pronunciata».



PAOLO MIELI SU VARIANTE COVID E BREXIT

Ma che c’entra la Brexit con la variante Covid? È quello che si chiedono molti utenti su Twitter dopo aver ascoltato le dichiarazioni di Paolo Mieli. Un’analisi che non regge, prendiamo infatti come esempio quanto accaduto con l’Italia dopo i primi casi. Il nostro Paese, come è noto, fa parte dell’Unione europea. Eppure, all’estero hanno indugiato molto quando si è trattato di chiudere i collegamenti per evitare la diffusione del Covid, che però era già arrivato altrove. A prescindere dall’inconsistenza di tale conclusione, il sospetto sui social è che sia una dichiarazione strumentale, usata per incolpare i cittadini britannici per aver voluto la Brexit, che però non ha conseguenze pratiche nella gestione di una pandemia, come abbiamo avuto modo di vedere in questi mesi. Da qui le critiche a Paolo Mieli, che non è intervenuto nel merito sui social per difendersi dalle osservazioni degli utenti che non hanno gradito le sue parole in merito alla variante inglese, all’isolamento e alla Brexit. Ma poi perché parlare di variante inglese se non si può parlare di virus cinese? Ma questa è un’altra storia.