Il padre di Paolo Palumbo, il giovane sardo affetto da Sla, sarebbe finito a processo per truffa. A suo carico, secondo quanto riportato dall’Ansa, l’accusa di aver promosso una “raccolta fondi ingannevole” per le cure del figlio. La storia di Paolo Palumbo, chef 24enne colpito dalla grave malattia, era approdata anche sul palco del Festival di Sanremo destando grande commozione. Il processo a carico di Marco Palumbo si sarebbe aperto ieri a Nuoro, in Sardegna, ma sarebbe stato rinviato al prossimo 27 gennaio.



Secondo le contestazioni che vedrebbero il padre di Paolo Palumbo alla sbarra, l’uomo avrebbe portato avanti una “truffa continuata”, riporta L’Unione sarda, relativamente a falsi contatti con Dimitrios Karoussis (medico israeliano che avrebbe dovuto somministrare a Paolo Palumbo una terapia innovativa e molto costosa chiamata “Brainstorm“) e al fatto di aver fatto credere al neurologo Vincenzo Mascia, specialista che avrebbe seguito il 24enne, l’inserimento del figlio nel percorso di trattamento sperimentale di Karoussis. Un percorso che, secondo il genitore, avrebbe richiesto ingenti spese per cui sarebbero state promosse iniziative come la raccolta fondi poi finita sotto la lente delle indagini. Tanti i volti noti di politica e spettacolo che si sono avvicinati alla vicenda di Paolo Palumbo che, tra il 2019 e il 2020, aveva fatto il giro del mondo portando anche all’incontro tra il 24enne e Barack Obama.



Il padre di Paolo Palumbo a processo per truffa: nel mirino terapie e raccolto fondi

Le attività di crowdfunding sarebbero nel mirino degli inquirenti nell’ambito delle indagini sulle iniziative promosse per Paolo Palumbo, il giovane sardo malato di Sla il cui caso aveva fatto il giro del mondo, con tappa sul palco di Sanremo. Il padre del ragazzo sarebbe ora a processo con l’accusa di truffa continuata per una “raccolta fondi ritenuta ingannevole”, riferisce Ansa, e alla prima udienza di ieri sarebbe stato rinviato tutto al prossimo 27 gennaio. La raccolta avviata sulla piattaforma GoFundMe avrebbe portato al raggiungimento di una somma di 150mila euro, fondi che la famiglia avrebbe dichiarato di voler restituire appena emerse le prime ombre sull’iniziativa.



Le indagini, secondo quanto riportato ancora dall’agenzia di stampa, condotte dalla Polizia postale di Oristano, sarebbero scattate dalla denuncia del neurologo Mascia. Il processo a carico del padre di Paolo Palumbo si celebra a Nuoro, sede di apertura del fascicolo d’indagine in quanto luogo in cui sarebbe stato aperto il conto corrente per le donazioni a favore del figlio. A difendere il genitore del 24enne sono gli avvocati Gianfranco Siuni e Mario Gusi.