Paolo Rossi ancora emozionato nel rivedere le immagini del successo ai Mondiali del 1982. Le hanno mandate in onda a “La Vita in Diretta” prima del suo ingresso in studio per l’intervista con Lorella Cuccarini. «Avrò visto milioni di volte queste immagini, ma mi danno ancora un’emozione fortissima. Ricordo ancora tutte le nostre bandiere», le ha detto dopo averla salutata. Da quegli anni ad oggi il calcio è cambiato tanto: «Sono cambiate le tv e l’approccio al calcio, sono cambiate le società. Quello di oggi è anche un calcio più ricco dal punto di vista economico. La mia generazione è stata l’ultima che era più poetica, c’era più attaccamento alla maglia». Ora il calcio è diventata un’industria. «Io avevo Rivera, Mazzola e Riva come riferimenti. Ora in tanti ci provano, ma farcela non è facile. A fare la differenza resta la passione». Pablito parla poi di Sandro Pertini, che definisce «il presidente più amato dagli italiani». E rivela un retroscena: «Abbiamo avuto modo di approcciarci a lui. È arrivato a Madrid come il primo dei tifosi, voleva conoscerci tutti».
PAOLO ROSSI, DA SANDRO PERTINI ALLA MOGLIE FEDERICA CAPPELLETTI
Paolo Rossi a “La Vita in Diretta” ha rivelato anche cosa gli disse Sandro Pertini dopo la vittoria del Mondiale: «Disse che era il giorno più bello da quando era presidente della Repubblica». L’ex calciatore sfoglia dunque con Lorella Cuccarini l’album dei ricordi, e tra le pagine c’è la sua partecipazione a Ballando con le Stelle. «Il segreto è ballare con persone capaci. Io avevo sempre paura, ero agitato, perché facevo una cosa che non mi appartiene. Quando fai cose diverse non hai la stessa consapevolezza, ma mi sono messo in gioco». Si arriva a parlare della moglie, Federica Cappelletti, con cui ha scritto il suo ultimo libro: «Mi sarebbe piaciuto vivere quegli anni insieme a lui. Lui è molto pretenzioso, quindi non è stato facile far uscire il cuore. Una mattina eravamo in un bar e gli chiesi di raccontarmi, da qui l’idea di fare un libro che parte dalla finale, il suo momento di massimo splendore, questo ricordo forte che ha nel cuore».