Paolo Ruffini torna in tv con lo speciale di “Up&Down – Un Natale Normale” in onda venerdì 25 dicembre 2020 su Canale 5. Un appuntamento oramai diventato quasi tradizionale quello dell’attore e conduttore televisivo che, anche quest’anno, torna con l’allegra brigata composta da sei attori “senza filtri” e un parterre di tantissimi ospiti. I sei attori sono tutti affetti dalla sindrome di down e fanno parte della Compagnia teatrale Mayor Von Frinzius . “Mai come quest’anno il Natale è curioso e particolare, e allora vorremo fare questa carezza di Natale, io con i miei amici che hanno tanti tipi di svantaggi, ci sono anche alcune persone con la sindrome di down” ha raccontato il comico e presentatore, durante una intervista rilasciata a Federica Panicucci a “Mattino Cinque.



Non solo, Ruffini ha anche anticipato quello che vedremo in tv: “ci sono tante persone note, saranno interviste improbabili a ospiti eccezionali. Alcuni pensano che io sia un filantropo, invece è una questione egoistica, quando sono con loro sto tanto bene”.

Paolo Ruffini: “un momento difficilissimo per le persone con sindrome di Down”

Paolo Ruffini per il terzo anno consecutivo torna protagonista su Canale 5 nel giorno di Natale con lo spettacolo “Up & Down” che, mai come quest’anno per via della pandemia da Coronavirus, assume un valore ancora più importante e speciale. “Un momento difficilissimo per il settore della cultura e lo spettacolo in generale” ha sottolineato il conduttore ed attore che, parlando proprio dei suoi compagni di avventura i sei attori con sindrome di down della Compagnia teatrale Mayor Von Frinzius, ha aggiunto “per le persone con sindrome di Down, che frequentano l’abbraccio come espressione di vita.

Avremo un collegamento con il ‘nostro’ Dpcm: abbiamo infatti scoperto che si possono ancora fare cose belle, come essere felici o sognare”. Infine sul nome scelto per lo show ha precisato: “perché la vita è fatti di un’alternanza di alti e bassi, cioè di up e down, a dimostrazione di come di fatto la nostra esistenza non possa essere né normale né perfetta. Una persona down è più up rispetto agli individui che incontriamo tutti i giorni, è molto più felice di tutti gli altri programma”.

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