Tragedia nel mondo dell’informazione piemontese: nella mattinata di oggi, domenica 13 giugno 2021, è morto Paolo Sala, giornalista sportivo 52enne, accasciatosi al suolo dopo essere sceso dalla propria automobile. A uccidere l’uomo sarebbe stato un arresto cardiaco improvviso, come rivela la redazione de “La Sesia”, testata presso la quale la vittima prestava servizio dal 1991, dunque esattamente da trent’anni.
A ricostruire le ultime ore del giornalista sono stati i suoi colleghi, con un articolo che ora campeggia tristemente sulla versione web del giornale: “Questa mattina Paolo è arrivato di buon’ora al giornale, come faceva tutti i giorni, ha inserito un paio di pezzi sul sito internet e ha preparato il lavoro per il prossimo numero. Poi è tornato a casa, probabilmente fermandosi a fare colazione. Il fratello lo ha sentito parcheggiare in cortile, Paolo è uscito dall’auto e si è accasciato a terra. Forse un arresto cardiaco”. I familiari hanno subito richiesto l’intervento di un’infermiera che abita nei pressi e che è intervenuta nel tentativo di rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare, e neppure i sanitari del 118, giunti sul luogo del dramma, sono riusciti a strappare alla morte il cronista.
GIORNALISTA MORTO DOPO ARRESTO CARDIACO: “IL GIORNALE ERA LA COSA CHE AMAVA DI PIÙ”
La notizia della dipartita di Paolo Sala, giornalista morto a 52 anni in seguito a un malore che l’ha colpito nella mattinata odierna, ha letteralmente gettato nello sconforto il giornalismo piemontese. Come ricorda “La Sesia” nel suo articolo, Sala era redattore sportivo, ma si occupava anche di altre notizie ed era sempre pronto a tendere una mano nei confronti di chi aveva bisogno di aiuto. “Il giornale – scrivono dalla redazione – era la sua seconda famiglia e lui era di famiglia per tutti al giornale, per gli editori, i colleghi, le grafiche, le impiegate. È sempre difficile accettare una morte non prevista e non prevedibile. In questo momento di confusione e sgomento una cosa sola ci consola: l’ultima cosa che Paolo ha fatto è stato un lavoro per il giornale, la cosa che amava di più”. Il Santo Rosario sarà recitato alle 17.30 di lunedì 14 giugno presso la chiesa del Sacro Cuore al Belvedere (Vercelli), mentre la camera ardente sarà allestita l’indomani, dalle 9.30, presso il campo del Canadà. Alle 11.30 l’ultimo saluto, sempre al Sacro Cuore.