L’appartenenza dell’Italia all’Unione europea spesso è oggetto di dibattiti politici e non solo; quando se ne parla c’è chi considera l’Europa come un’opportunità e una possibilità per il nostro Paese di continuare a occupare una posizione di rilievo sulla scena internazionale e chi invece resta attaccato a posizioni euroscettiche e sovraniste: di questo e molto altro ha parlato l’ex Ministro per gli Affari Europei e attuale Presidente di Consob, Paolo Savona nel convegno organizzato questa mattina al Meeting di Rimini 2019. «Europa:problema o opportunità per l’Italia?”, in programma alle 11.30 nel Salone Intesa Sanpaolo B3, ha visto gli interventi di Savona anche quelli di Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. I due ospiti moderati dal giornalista Francesco Sisci, editorialista de “Il Sole 24 Ore” ed esperto di Asia, in particolare di Cina, hanno permesso all’ex Ministro di tratteggiare un lungo e dettagliato commento sull’intera crisi economica internazionale degli ultimi anni. Savona, mai stato al Meeting prima di oggi, ha già espresso in passato diverse opinioni sul concetto di Europa.
VIDEO INCONTRO PAOLO SAVONA AL MEETING DI RIMINI
Nel discorso ai mercati del mese scorso, Savona disse che le istituzioni europee sembravano avere dei veri e propri pregiudizi nei confronti dell’Italia e del suo debito pubblico. Ma poi ha anche detto che per superare i problemi è necessario un dialogo fra le parti. Nel convegno di stamane invece importanti i passaggi lanciati dal Presidente della Consob al n.1 uscente della Bce, l’italiano Mario Draghi: «Le misure varate dalla Banca Centrale – ha detto al Meeting di Rimini – non hanno funzionato perché il debito italiano è esposto alla speculazione: gli interventi della banca centrale calmierano ma non risolvono perché ad esempio se interviene sul debito pubblico italiano poi deve intervenire anche su quello tedesco, che non ne ha bisogno». Secondo Savona, sul finire del convegno, gli errori di Mario Draghi sono piuttosto evidenti: «fece il Quantitative easing nel 2012, quattro anni dopo lo scoppio della crisi, quando molte imprese italiane erano già saltate». Da ultimo, in merito all’attuale crisi di Governo tra Lega e M5s, l’ex Ministro del Governo Conte commenta «Lega e Cinquestelle hanno provato a unire le due parti del Paese: quella che chiede assistenza e quella che più produce, ma poi le due parti hanno iniziato a dividersi, il sistema si è spaccato su questi elementi. Bisogna riprogrammare integralmente il bilancio dello Stato e di passare da un contratto di governo a un contratto sociale». Tra le figure istituzionali saranno presenti agli incontri di oggi al Meeting, oltre a Savona, anche il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Turismo. (a cura di Niccolò Magnani)