Paolo Sorrentino tra presente, passato e futuro. Il regista, nel corso di A raccontare comincia tu di Raffaella Carrà, ha parlato della sua infanzia: «Vivevo in un comprensorio dove c’erano dei giardini, dove si è svolta la mia infanzia: si giocava a pallone s i chiacchierava ad oltranza sul calcio e su qualunque cosa. E’ stata un po’ la mia palestra: si finiva di raccontare i fatti e poi ci si inventava qualcosa». Poi su un bel capitolo della sua vita, ovvero lo scudetto del Napoli: «Sono stati anni molto emozionanti. Io Maradona l’ho sentito fugacemente per telefono dopo che ho vinto l’Oscar e poi l’ho conosciuto a Madrid, in occasione di una partita del Napoli ma non so se mi aveva riconosciuto, non era dell’umore giusto perché aveva litigato con la fidanzata». Poi il cineasta partenopeo ha parlato di Toni Servillo: «E’ un fratello maggiore per me, è una delle persone dalle quali mi lascio guidare molto piacevolmente. E’ una persona che mi ha insegnato a relazionarmi con le persone del lavoro: da ragazzo ero impulsivo, mi ha insegnato a calmarmi. Gli devo moltissimo, al di là del rapporto professionale che si è venuto a instaurare». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LA LETTERA A MASSIMO TROISI
Il noto regista napoletano Paolo Sorrentino sarà uno degli ultimi ospiti del programma targato Rai e presentato da Raffaella Carrà, “A raccontare comincia tu“, che fa il verso a una sua famosissima canzone. Sorrentino è oggi uno dei registi più acclamati del nostro panorama cinematografico ma anche lui ha, nel suo passato, dei piccoli scheletri nell’armadio. Uno di questi è venuto fuori da poco tempo grazie a una mostra intitolata ‘Troisi poeta Massimo’, dove si è ripercorsa la vicenda umana e soprattutto artistica dell’attore napoletano scomparso davvero troppo presto. Tra i vari documenti esposti è saltato subito all’occhio un dattiloscritto di un giovane Paolo Sorrentino inviato proprio all’attore napoletano. In questo dattiloscritto Sorrentino rivelava tutta l’ingenuità del suo avere vent’anni, chiedendo a Troisi di poter addirittura lavorare in un suo film. Le ultime quattro righe del dattiloscritto sono significative in questo senso: “Mi piacerebbe molto poter lavorare come aiuto o assistente alla regia nel suo ultimo film. Spero davvero tanto in una sua risposta, positiva o negativa che sia perché nonostante la mia futura laurea in Economia e Commercio mi piacerebbe lavorare nel mondo del cinema.”
PAOLO SORRENTINO, “SCONCERTATO DAL CINEMA”
La lettera di Paolo Sorrentino è estremamente interessante e ne delinea a pieno il personaggio, esattamente come poi fa Raffaella Carrà nel suo programma ‘A raccontare comincia tu’. Benché molto giovane, il regista napoletano delinea già il suo aspetto malinconico e sensibile, che poi verrà fuori a tratti all’interno dei suoi film. Ecco infatti cosa scrive a Massimo Troisi: “Ho lavorato recentemente come assistente alla regia per il film di Enzo Decaro “Ladri di Futuro”. Ero andato a Roma con davvero molto entusiasmo, ma sono rimasto sconcertato dal clima di non umanità presente sul set e allora ho deciso di fare ritorno a Napoli, dove mi sono messo a lavorare autonomamente. Ho realizzato qualche cortometraggio tentando qualche approccio con la Rai.” Da queste poche righe è chiaro quanto il giovane Paolo Sorrentino soffra il clima pesante che si respira sui set cinematografici e più in generale negli ambienti di un certo tipo, soprattutto di upper class. I riferimenti non mancheranno nei suoi film successivi, dove delineerà al meglio la non umanità e l’indifferenza generale che regna sovrana fra alcuni esseri umani.
PAOLO SORRENTINO, AVANTI CON THE NEW POPE
Dopo aver dato un’occhiata al passato di Paolo Sorrentino, adesso è bene gettarci a capofitto nel futuro, dove la parola futura significa in termini molto semplici ‘The new Pope’. Dopo anni e anni di attesa il regista (impegnatissimo a ritirare premi su premi e a girare il film su Berlusconi) si è finalmente dedicato alla sua serie tv nazionale sul Vaticano, che aveva per protagonista il buon Lenny Belardo, al secolo Jude Law. In molti avevano ipotizzato che la serie fosse destinata a finire così, con una sola stagione e molte, molte ambiguità. Così invece non è stato. La serie tv di Paolo Sorrentino è pronta a proseguire con ‘The new Pope’, e su Instagram lo stesso regista ha già fatto trapelare alcune foto del set, le quali per la maggior parte sono prese da Ventotene. In una delle ultime possiamo veder il cardinal Voiello in prima fila seguito da altri prelati di rilievo, in una foto artistica in bianco e nero. Inutile dire quanto i fans abbiano espresso la loro contentezza su Instagram: tutti sono davvero pronti a rivivere le torbide avventure della geniale opera di Paolo Sorrentino.