Proseguono le indagini sulla morte di Paolo Tenna, l’imprenditore del cinema trovato morto dopo un volo dal quarto piano della stanza d’hotel in cui alloggiava. Proprio sulla finestra si è concentrata l’attenzione degli inquirenti. Secondo quanto riportato da La Vita in Diretta, l’ipotesi dell’istigazione al suicidio resta in piedi perché serve per eseguire l’autopsia, ma in realtà al momento perde quota. Visto che il davanzale è molto alto, deve esserci salito: la caduta allora potrebbe essere stata accidentale, questa l’alternativa al suicidio. Sarà dunque necessaria l’autopsia per capire se la morte è sopraggiunta prima dell’alba, questo potrebbe essere utile per chiarire facilmente lo scenario. Al momento tutto è in ballo: istigazione al suicidio, gesto volontario o incidente? L’esame autoptico dovrà fornire qualche risposta per trovare una risposta a questa domanda. (agg. di Silvana Palazzo)



PAOLO TENNA, VERIFICHE SULLA FINESTRA DA CUI È CADUTO

Continuano le indagini sulla morte di Paolo Tenna, amministratore delegato della Film Commission Torino Piemonte che è stato trovato senza vita all’alba di giovedì scorso a due passi dal Quirinale. Ci sono ancora dubbi sulla caduta dalla finestra della sua stanza d’albergo. E infatti l’attenzione dei carabinieri si è concentrata proprio sulla finestra, che è più alta rispetto alla media e da cui difficilmente Tenna, che è alto un metro e 75 circa, avrebbe potuto perdere l’equilibrio. Al momento viene escluso il gesto volontario, visto che non sarebbero emersi comportamenti o situazioni negli ultimi tempi che possano far pensare a un suicidio. Tra le ipotesi quella di un tentativo di Tenna di chiudere le veneziane della finestra. Il manager potrebbe essersi sporto troppo, tanto da perdere l’equilibrio e cadere. Secondo un’altra ricostruzione, potrebbe essersi seduto sul davanzale interno alla stanza e per un malore improvviso o per un colpo di sonno è caduto di sotto. Anche per questo sono importanti i test tossicologici effettuati durante l’autopsia, da cui sono emerse gravi lesioni da precipitazione.



PAOLO TENNA, TROVATO MORTO A ROMA: LE INDAGINI

La coppia con cui Paolo Tenna ha cenato è stata ascoltata dai carabinieri della compagnia Roma Centro. Erano l’ultimo anello per completare la ricostruzione della notte che ha preceduto la morte del manager 47enne. I due amici hanno detto di aver trascorso insieme poco più di un’ora a casa loro con Tenna. «Abbiamo bevuto, lui qualcosa più di noi. Soprattutto qualche amaro». La versione è ritenuta attendibile da chi indaga. Al momento collima con quanto emerso dall’esame dei tanti video acquisiti dai carabinieri, che hanno interrogato il tassista che ha riportato il manager in albergo, in via Vittorio Emanuele Orlando. Si parla di una serata senza situazioni particolari, almeno secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma. Tra qualche settimana arriveranno i risultati degli esami tossicologici, da cui potrebbero arrivare indicazioni decisive per capire cosa possa aver causato un eventuale malore, alla base forse della caduta dalla finestra della camera d’albergo, l’hotel Mascagni.

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