Paolo Vallesi, ospite a Weekly per presentare l’album che celebra i suoi 30 anni di carriera, ha raccontato di come è iniziata la passione per la musica. “Io sono come un artista alle prime armi. L’amore è rimasto tale in tutto questo tempo, perché è spontaneo. È stato la mia salvezza da altre strade e il mio compagno di viaggio per tutta la vita”, ha ammesso. A scatenarlo è stato un episodio casuale accaduto quando era ancora un ragazzino.
“Io sono di Firenze, lì c’è il Parco delle Cascine che è molto grande. Mio padre la domenica mattina ci andava a passeggiare. Una volta trovò una busta abbandonata con dentro sei album in vinile 33 giri. Li prese e li portò a casa”, ha ricordato. Da lì la scoperta. “Noi non ascoltavamo molta musica, avevamo un giradischi su cui dovevi mettere la 50 lire per non farlo saltare. Io sono stato fortunatissimo perché tra quei dischi ce n’erano due in particolare che erano importantissimi: “Una donna per amico” di Battisti e “Lucio Dalla” di Dalla. Quando ascoltai “Futura” pensai a come sarebbe stato bello diventare come loro”.
Paolo Vallesi: “Io cantautore per caso”. Il nuovo album
Paolo Vallesi, a distanza di 30 anni dall’inizio della sua carriera, ha pubblicato un album celebrativo. “Il trend del momento è quello dei singoli, realizzare un album è un atto d’amore verso la musica. Io ho deciso di farlo doppio, per cui è una vera e propria follia. Non è solo un bilancio di quello che ho fatto, perché ho inciso le mie migliori canzoni come duetti con artisti come Gianni Morandi, Gigi D’Alessio, Dolcenera, Enrico Ruggeri e Marco Masini e ci sono anche degli inediti, di cui uno scritto con Simone Cristicchi”.
È per questo motivo che il cantautore ci tiene a ringraziare coloro che hanno contribuito alla realizzazione. “Quando si chiede ai colleghi di collaborare in genere c’è sempre il timore di un rifiuto. Io invece ho avuto una percentuale di adesioni del 100%. L’album è così come lo avevo immaginato”, ha concluso.