Il caso innescato dalla lite tra Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti si sarebbe chiuso poche ore fa con una remissione di querela da parte dell’attrice. Il regista e l’ex moglie avrebbero “sotterrato” l’ascia di guerra, almeno a livello legale, e la vicenda sfocia in archiviazione. Lo riporta Il Corriere della Sera, secondo cui ci sarebbero però nuovi dettagli sul litigio che li avrebbe visti coinvolti fuori da un locale romano e al quale sarebbe seguita una scia di reciproche accuse (con tanto di richiesta di “codice rosso” da parte di lui).
I fatti in questione sarebbero avvenuti il 20 giugno scorso e durante quell’episodio, riferisce ancora il quotidiano, dalle parole pesanti si sarebbe passati a gesti come “sputi, graffi” davanti a diverse persone. Testimoni il cui racconto sarebbe trapelato nelle scorse ore, rilanciato da diverse testate.
Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti lite: querela ritirata, cosa è emerso dal racconto dei testimoni
L’ex coppia sarebbe stata protagonista di una furiosa scena in cui, secondo quanto descritto da chi vi avrebbe assistito, non sarebbero mancati presunti insulti e minacce di morte, e persino sputi e graffi. Ne sarebbe scaturita una inchiesta per violenza privata e lesioni su cui ora spicca la parola “archiviazione” dopo che il caso ha occupato ampie pagine della cronaca.
Secondo la ricostruzione del Corriere, Micaela Ramazzotti avrebbe dichiarato che, durante la lite, l’ex marito Paolo Virzì le avrebbe sputato addosso e le avrebbe rivolto delle offese. Uno dei clienti del locale avrebbe riferito di aver visto una donna colpire “l’altra” (che sarebbe stata la figlia di Virzì, ndr) al volto mentre “un uomo (il regista, ndr) cercava di separarle“. Tra le due sarebbero volati dei ceffoni e Paolo Virzì, nella sua querela, avrebbe allegato delle foto di alcuni segni dopo la presunta aggressione: in particolare “una ferita sulla mano” della figlia e “graffi sulla testa” del regista. Micaela Ramazzotti avrebbe invece denunciato di essere stata lei a riportare graffi, difesa dall’attuale compagno. Il primo a ritirare la querela era stato proprio Virzì, ora il passo finale dell’attrice che sembra mettere la parola “fine” alla vicenda.