Importanti aggiornamenti dal ministro Paolo Zangrillo. Intervistato da Repubblica, il titolare della Pubblica Amministrazione ha confermato che con i rinnovi contrattuali 2022-2024 gli aumenti medi per i dipendenti pubblici saranno tra i 180 e i 190 euro mensili, superiori alle stime iniziali di 170 euro. Ma non solo, sui tagli alle pensioni sono previsti eventuali correttivi: “Non vogliamo che, soprattutto nel settore sanitario, queste norme diventino un incentivo per accelerare le uscite”.



Sul fronte assunzioni, Zangrillo ha spiegato che le 170 mila assunzioni annunciate verranno superate nel 2023: “Grazie all’intervento sulla digitalizzazione delle procedure concorsuali avviato a inizio anno: ha funzionato, oggi sono molto più rapide, più efficaci e questo ci consente di gestire questo processo in maniera molto più efficiente rispetto al passato. Inoltre, a dispetto di quello che leggo a volte in qualche quotidiano, non è vero che le persone non partecipano più ai concorsi della Pa, è vero esattamente il contrario, che abbiamo concorsi che hanno una partecipazione significativamente superiore ai posti banditi”.



Il punto del ministro Zangrillo

Il ministro della PA ha poi sottolineato il lavoro sulle assunzioni di 13.518 unità delle forze armate, 6.476 per amministrazioni varie e 245 segretari comunali. Ma non è tutto: previsti due Dpcm per un concorso per oltre 6 mila insegnanti di religione cattolica e oltre 14 mila docenti. Zangrillo si è poi soffermato sulla carenza di figure tecniche denunciate dalla Corte dei Conti: “È vero che non c’è solo una questione quantitativa, ma anche qualitativa: abbiamo la necessità di inserire nella Pa delle professionalità che sono quelle che servono per far funzionare soprattutto gli enti territoriali, e stiamo lavorando per diventare più attrattivi verso i profili che ci servono”. Zangrillo ha aggiunto: “Alcune delle misure sono nei decreti che ho portato in Consiglio dei Ministri nei mesi passati: abbiamo un budget di 30 milioni l’anno da qui al 2026 per assumere profili tecnici nelle amministrazioni territoriali, e una serie di misure per favorire l’inserimento dei segretari comunali”.

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