Scrive quello che pensa, da sempre, e questo spesso gli ha attirato anche sensate critiche: Vittorio Feltri nel suo editoriale odierno su “Libero Quotidiano” se la prende “bonariamente” con Papa Francesco sul tema complesso dell’ambiente, in particolare sull’ultimo libro del Pontefice in dialogo con Don Marco Pozza anticipato ieri dal Corriere della Sera. «Anche il Papa è diventato non dico gretino, ma sicuramente ambientalista», scrive il direttore e fondatore di Libero che contesta la teoria espressa da Bergoglio sulla possibilità di un nuovo diluvio universale come “punizione divina” se l’uomo non inverte le proprie azioni su clima e riscaldamento globale, «noi rispettiamo le opinioni del Pontefice, tuttavia sarebbe meglio che pure questi rispettasse la nostra pur scarsa intelligenza».
Secondo Feltri ritenere che si possa rafforzare la fede in Dio pensando che mediti «di farci crepare in massa tenendoci a bagnomaria» è un po’ eccessivo: l’uomo rispetti la natura perchè è dono del Cielo? Per il direttore questa teoria fa «orrore», perché la stessa natura «procura un sacco di guai, e mi riferisco alle calamità quali terremoti, alluvioni, senza contare gli orribili sbranamenti tra poveri animali che pure non hanno commesso alcun peccato, tantomeno originale».
LA “STANGATA” DI FELTRI AL PONTEFICE
Insomma il concetto che passa dall’articolo di Feltri è che se proprio il Signore vuole “bonificare” la Terra, che cominci «a eliminare le crudeltà descritte e sotto gli occhi di tutti noi». Per Papa Francesco sarà un disastro se l’uomo non cambierà il proprio atteggiamento sul clima, in questo sposando in pieno la tesi dei giovani attivisti come Greta Thunberg: «Mi risulta, infine, che i mutamenti della temperatura siano sempre avvenuti, le glaciazioni e lo scioglimento dei ghiacciai non sono novità, bensì si susseguono indipendentemente dal comportamento dell’umanità», contesta sardonicamente Feltri al Santo Padre permettendosi un’ulteriore critica personale «stia tranquillo il nostro simpatico o persino amato Francesco, egli morirà in Vaticano nelle vesti di pontefice effettivo oppure emerito, però non sarà un’ondata di calura a soffocarlo, piuttosto le grane di cui è circondato. Chieda lumi al povero Cardinal Becciu, cacciato a calci nel posteriore pur essendo innocente». Il cristianesimo, di cui si sente pienamente parte Vittorio Feltri e lo riconosce in calce al proprio editoriale, prevede che tutti abbiano qualcosa da farsi perdonare e pure il Papa non fa eccezione, «specialmente dopo aver preso atto della sua ultima fatica letteraria. Anche io ho scritto tante stupidaggini, e me le hanno addirittura stampate. Entrambi non scherziamo nel ramo fesserie».