Un dolore a tratti composto che però ha lasciato anche spazio a momenti in cui non si è riusciti a trattenere l’emozione: è questa l’immagine che lasciano i genitori di Nadia Toffa nel giorno dei funerali in quel del Duomo di Brescia della figlia, stroncata pochi giorni dal tumore al cervello contro cui combatteva da tempo. Nell’atmosfera quasi surreale del Duomo, a fatica si è trattenuto il dolore e se la mamma e il papà di Nadia hanno avuto per tutto il tempo il viso segnato del dolore e dalle lacrime davanti al feretro della figlia, mentre don Maurizio Patriciello officiava la funzione, la madre Nadia ha ceduto una prima volta anche poco prima di entrare in Chiesa quando, vestita di nero, si è lasciata andare a un pianto a dirotto mentre passava da sola tra le due ali di folla all’ingresso. (agg. di R. G. Flore)
“UNA CULLA PER LA VITA ETERNA”
Lo strazio di mamma Margherita era qualcosa che Nadia Toffa avrebbe senza dubbio voluto evitare. Ma era inevitabile per la sua morte e questo la giornalista bresciana lo sapeva. Lo sapeva così bene che la sua unica preoccupazione non era morire, ma il dolore che i genitori avrebbero provato per la sua morte. La mamma di Nadia Toffa prima di entrare in chiesa per il funerale si è lasciata andare ad un pianto disperato. Vestita di nero, col viso segnato dal dolore e gli occhi di chi ha finito le lacrime da versare, ha avuto il sostegno di tutta la folla accorsa per dare l’ultimo saluto alla figlia. Così come quello di amici e colleghi. Alla mamma e al papà, genitori di Nadia Toffa, si è rivolto don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano che la conduttrice ha voluto per il suo funerale. «Se guardiamo Nadia nella bara ci viene un senso di ribellione, se riusciamo a guardare alla bara come una culla ci accorgiamo come la doniamo alla vita eterna».
PAPÀ E MAMMA NADIA TOFFA, STRAZIO DAVANTI ALLA BARA
Ma non c’è appiglio al momento a cui i genitori di Nadia Toffa possano aggrapparsi per provare ad alleviare il dolore che ha invaso il loro cuore. Il ricordo bellissimo del parroco non fa che confermare quanto sia stata straordinaria. «Non ho mai visto che la morte di un giornalista facesse tanto chiasso. Ciò è successo perché è stata una persona autentica, coraggiosa, umile, ma anche fragile e vera», ha dichiarato al Sir don Patriciello. «Gli umili e i poveri si sono resi conto che stava dalla loro parte. Ha smascherato i prepotenti, coloro che fanno la voce grossa». È al ricordo di quanto di buono fatto in vita che devono aggrapparsi per far sì che tutto quello che ha fatto non sia vano. «Sono sempre la sua piccola. Mi chiama ancora così. Profumi di buono. Sai di buono! Amica e mia confidente», così Nadia Toffa parlava della madre in un post. Sempre insieme nella battaglia, nei momenti più difficili e ora anche in questo in cui non sono più insieme, ma solo fisicamente. Ma era legata anche a papà Maurizio, da cui aveva imparato tanto.