L’ARRIVO DI PAPA FRANCESCO A SINGAPORE: DIRETTA VIDEO STREAMING E PROGRAMMA DALL’11 AL 13 SETTEMBRE 2024
Alle ore 14.52 (alle 8.52 in Italia) Papa Francesco è sbarcato a Singapore, ultima tappa del lungo Viaggio Apostolico numero 45 intrapreso fra Asia e Oceania ormai più di una settimana fa: da oggi 11 settembre fino al 13 settembre la tre giorni del Santo Padre sarà interamente passata nella città-Stato con fortissimi legami con la Cina, elemento non casuale nell’agenda diplomatica del Vaticano.
Dopo l’incontro con i giovani di Timor Est stamattina e il saluto al Presidente del piccolo Stato indipendente da soli pochi anni dall’Indonesia, Papa Francesco è partito verso l’aeroporto internazionale “Changi” di Singapore, accolto dalle autorità e dalla delegazione locale della Chiesa Cattolica: alle 18.15 locale ha incontrato privatamente i membri della Compagnia di Gesù in Singapore e si è poi ritirato in vista dei tanti appuntamenti dislocati tra oggi e domani.
In mattinata domani la visita al Presidente della Repubblica, al Parlamento e poi con il Premier di Singapore: alle ore 10.30 (le 4.30 in Italia) l’incontro con tutte le autorità civili e politiche presso il Teatro del Centro Culturale Universitario della “National University of Singapore”: alle 17.15 invece (le 11.15 da noi) la celebrazione della Santa Messa nello Stadio nazionale “Singapore Sports Hub”. Per l’ultima giornata di Viaggio apostolico Papa Francesco visiterà venerdì anziani e malati prima dell’incontro interreligioso con i giovani singaporiani, ultimo evento prima del congedo e la partenza per Roma. Qui tutti i dettagli del programma di Papa Francesco nella sua ultima tappa a Singapore, ricordando che come sempre ogni incontro ed evento pubblico avrà la copertura in diretta video streaming sul canale YouTube di Vatican News.
LA GRANDE ‘SCOMMESSA’ DI PAPA FRANCESCO NEL DIALOGO CON LA CINA
È inutile nascondere la grande attesa che lo stesso Papa Francesco riveste nel Viaggio a Singapore, dove proseguire la linea di dialogo interreligioso (come già visto in Indonesia e Papua Nuova Guinea, le prime due tappe) e dove impostare però anche una complessa ma esistente linea di dialogo con la Cina di Xi Jinping. L’annuncio dell’imminente rinnovo dell’Accordo Cina-Vaticano in scadenza già aveva visto l’impegno profuso dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, per connettere i legami difficili con il regime ancora oggi persecutorio nei confronti dei cristiani.
La difficile coesistenza tra la Chiesa cinese (governata da Pechino) e quella Cattolica permane ma è proprio dai recenti scambi di stima fra Xi e Papa Francesco, così come l’importante viaggio a Singapore, nella “porta di servizio” che dà sulla Cina, che emerge un possibile preparativo di un futuro viaggio a Pechino non così distante nel tempo. Molto attesi in questi senso i discorsi che Papa Francesco terrà domani davanti alle autorità politiche di Singapore, così come i messaggi e gli appelli che lancerà nel corso della Santa Messa di domani pomeriggio. La “vicinanza” con la Cina non è mai stata così vicina quanto ora per il Vaticano.
IL TELEGRAMMA AL PRESIDENTE DI TIMOR EST E IL COMMIATO AI GIOVANI CATTOLICI: COSA HA DETTO PAPA FRANCESCO
«Prego Dio che conceda al Timor Est i doni della pace e della solidarietà»: così Papa Francesco ha scritto stamane nel telegramma inviato al Presidente José Ramos-Horta, protagonista dell’indipendenza della piccola isola dall’Indonesia e sempre fianco a fianco del Santo Padre durante i tre giorni passati a Timor Est. Papa Bergoglio si è detto profondamente grato al Presidente per l’accoglienza e il calore riservato dalla gente nei suoi confronti, rimembrando il grande Viaggio di San Giovanni Paolo II nel 1989 che diede il via simbolico alle giuste pretese di libertà politiche e sociali poi messe in atto negli anni a venire.
Nel suo ultimo discorso tenuto appena prima di partire per il Singapore, Papa Francesco davanti ai giovani di Timor Est ha voluto ricordare la centralità dell’amore come servizio e riconciliazione, l’esatta testimonianza che il popolo cattolico (il 98% di quello totale a Timor Est) ha dato negli anni post-indipendenza. «Dovete fare chiasso!» ripete più volte Papa Francesco davanti ai giovani, invitandoli a testimoniare Cristo e non smettere mai di far “rumore” in merito a ciò che sentono dentro. Essere liberi, ha poi concluso, «non significa fare quello che si vuole» bensì la responsabilità di partecipare attivamente al bene comune, alla cura e alla fraternità.