L’INTERVENTO DI PAPA FRANCESCO AGLI STATI GENERALI DELLA NATALITÀ 2024

L’unico fuori programma, questa volta però tenero, è una bimba che cammina beatamente davanti a Papa Francesco più volte durante l’intervento dal palco degli Stati Generali della Natalità 2024. Un discorso appassionato che si chiude con l’invito a pregare per il Santo Padre («mi raccomando, pregate a favore e non contro di me, mi raccomando!») ma che si era aperto con la centralità e urgenza sociale del crollo della natalità: «serve affrontare il calo delle nascite con lungimiranza». A livello politico con scelte «efficaci, coraggiose e concrete a lungo termine», ma non è solo la politica a doversi impegnare e interessare alla natalità: certo, serve comunque l’impegno dei governi «perché le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di poter realizzare i propri legittimi sogni».



Per esempio, spiega Papa Francesco alla platea degli Stati Generali della Natalità, occorre porre una madre «nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli»: serve poi anche liberare le tante giovani coppie «dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa». Il tema appunto non è solo politico, ma culturale e ultimamente umano: «Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono. Sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici». Papa Francesco sferza le tesi sul sovraffollamento della popolazione, sottolineando come spesso si parla di esseri umani come di problemi da dover risolvere: «la vita umana non è un problema, è un dono. E alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a se stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della società».



In conclusione, il Papa agli Stati Generali della Natalità sottolinea come il problema non sia quante persone vi siano nel mondo e come sfamarle, ma che tipo di mondo siamo costruendo: «non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato. Le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi. Nelle case non mancano i cagnolini e i gatti. Questi non mancano. Mancano i figli». Visto l’imminente Anno Santo del Giubileo 2025 dedicato alla speranza, assume ancora più rilevanza la sottolineatura finale di Papa Francesco: «Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani, un Paese perde il suo desiderio di futuro».



PAPA FRANCESCO TORNA PER LA QUARTA VOLTA AGLI STATI GENERALI DELLA NATALITÀ: IL PROGRAMMA DI OGGI 10 MAGGIO 2024

Per la quarta volta in 4 anni Papa Francesco partecipa oggi 10 maggio 2024 agli Stati Generali della Natalità: presso l’Auditorium della Conciliazione a Roma in questa edizione 2024, il Santo Padre con la sua presenza conferma l’impegno cardine di tutta la Chiesa nel servizio alla comunità per ribadire la centralità della sfida contro la denatalità che sta opprimendo l’Occidente. Promossa dal Forum delle Associazioni familiari, questa mattina si chiude la due giorni dedicata alla natalità dopo il forte trambusto politico vissuto ieri (qui sotto un breve riepilogo di quanto successo, ndr).

La sessione mattutina si apre subito con l’intervento di Papa Francesco accompagnato dall’introduzione e conduzione del Presidente della Fonazione per la Natalità, Gigi De Palo: l’appuntamento avrà il via alle ore 8.30 circa con diretta video streaming disponibile sia sul canale YouTube degli Stati Generali della Natalità, sia sul consueto canale Vatican News su YouTube.

Dopo l’intervento di apertura di Papa Francesco, il programma della seconda e ultima giornata degli Stati Generali della Natalità 2024 prevede l’intervista dei giovani al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nel panel dal titolo “Natalità e (è) prodotto interno lordo”. A seguire invece la tavola rotonda “Cambiare paese o cambiare il Paese”, con le interviste a Carmela Bazzarelli (Managing Director Italy at The Kraft Heinz Company), Antonio Fazzari (General Manager and Chief Operating Officer presso FATER), Teresa Fiordelisi (Consigliera nazionale Federcasse; Presidente Ass. Donne BCC), Nicola Lanzetta (Head of Country Italy Enel), Sergio Marullo di Condojanni (CEO Angelini Industries), Adriano Mureddu (Chief Human Resources Officer del Gruppo FS), Anna Nozza (Chief Hr & Organization Officer Generali Italia), Alberto Rivolta (Ceo Prenatal), Silvia Rappini (AD Corporate University ENI), Luciano Sale (Direttore Human Resources and Real Estate di Fincantieri).

Prima della conclusione e dopo gli interventi di Papa Francesco e del Ministro Giorgetti, agli Stati della Natalità intervengono anche sul tema “La narrazione dei figli” la comica Chiara Anicito, i content creator Giulia Lamarca e Andrea De Carlini, l’attrice Angelica Massera e l’attore di “Mare Fuori” Artem Tkachuk.

GLI STATI GENERALI, L’AGENZIA PER LA NATALITÀ E LE CONTESTAZIONI: COS’È SUCCESSO IERI

Già nel 2021 fu Papa Francesco ad aprire i lavori della prima giornata di Stati Generali della Natalità con l’allora Premier Mario Draghi: nel suo discorso introduttivo lanciò un forte appello alla natalità, spiegando che senza i figli «non c’è futuro». L’anno successivo il Pontefice tornando alla kermesse per la sua seconda edizione, condivise il rammarico per il calo drastico delle nascite: «Questo significa impoverire il futuro di tutti; l’Italia, l’Europa e l’Occidente si stanno impoverendo di avvenire». Infine lo scorso anno, assieme alla Premier Giorgia Meloni, Papa Francesco ricordò con forza come la nascita dei figli sia «l’indicatore principale della speranza di un popolo».

Ad interloquire con Papa Francesco nel suo quarto anno consecutivo agli Stati Generali della Natalità resta il “padrone di casa”, Gigi De Palo che già durante la prima sessione di lavori giovedì 9 maggio 2024 ha lanciato la proposta alla politica circa la creazione di un’agenzia governativa per la natalità. Strumenti, fondi, verifica continua: questo serve secondo il presidente della Fondazione per la Natalità per rilanciare davvero politiche sulla natalità in Italia, un’agenzia che sia neutra e che metta al centro «politiche familiari impattanti condivise da tutte le forze politiche». Nell’immaginario di De Palo tale struttura dovrebbe mantenere uno stretto dialogo con tutti i Ministeri, a cominciare dal MEF, la Famiglia e il Lavoro, «indispensabili per immaginare quei provvedimenti che il Paese necessita».

Purtroppo gli spunti e i dibattiti approfonditi nella prima giornata degli Stati Generali della Natalità sono stati mediaticamente del tutto soppiantati dalla polemica politica del giorno, ovvero la contestazione e censura contro la Ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella. Mentre cercava di intervenire durante la prima sessione dei lavori, la Ministra è stata prima contestata da un gruppo di circa 50 studenti del collettivo transfemminista Aracne con cartelli e cori in difesa dell’aborto e contro le norme del Governo in materia di difesa della vita: poi quando Roccella ha cercato di interloquire con i ragazzi il volume delle proteste si è alzato e una studentessa è salita sul palco con un microfono per leggere un comunicato durissimo contro la Ministra e l’intero Governo Meloni. «Abbiamo voluto contestare questo Governo e la sua cultura patriarcale. Oggi la Roccella ha detto che nessuno ci stava impedendo la nostra libertà, ma è stata sempre lei a dire che ‘l’aborto purtroppo è un diritto. Contestiamo anche l’impostazione del convegno», ha attaccato una delle ragazze in protesta al termine del convegno dal quale Roccella ha desistito nell’intervenire preferendo abbandonare l’Auditorium. Solidarietà piena alla Ministra dalla Premier Giorgia Meloni e dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale sentendola al telefono ieri pomeriggio ha sottolineato «voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà e con la nostra Costituzione».