L’ALLEANZA TRA BIMBI E VECCHI: L’INVIO DI PAPA FRANCESCO

Prosegue in Vaticano la Catechesi di Papa Francesco sulla vecchiaia, giunta oggi ad un capitolo significativo nel rapporto generazionale e sociale tra gli anziani e i giovanissimi: nell’Udienza Generale in Aula Paolo VI, davanti a schiere di famiglie con anche bambini, il Santo Padre si è soffermato in più passaggi sulla necessaria “alleanza” da stabilire tra vecchi e giovani. «L’alleanza – e dico alleanza – l’alleanza dei vecchi e dei bambini salverà la famiglia umana», sottolinea Papa Francesco al culmine della sua catechesi: dove infatti i bimbi, i giovani parlano con gli anziani, allora lì «c’è futuro; se non ci sarà questo dialogo fra vecchi e giovani, il futuro non si vede chiaro». Il Papa lancia poi un appello a tutti, presenti e non, in merito al necessario dialogo da re-impostare tra le generazioni: «Potremmo, per favore, restituire ai bambini, che devono imparare a nascere, la tenera testimonianza di anziani che possiedono la saggezza del morire? Questa umanità, che con tutto il suo progresso ci sembra un adolescente nato ieri, potrà riavere la grazia di una vecchiaia che tiene fermo l’orizzonte della nostra destinazione?».



Secondo Papa Francesco e l’intera dottrina della Chiesa, la morte è – per quanto difficile e traumatico – un passaggio della vita: certo, «un passaggio difficile. Tutti dobbiamo andare lì, ma non è facile. Ma la morte è anche il passaggio che chiude il tempo dell’incertezza e butta via l’orologio: è difficile, perché quello è il passaggio della morte. Perché il bello della vita, che non ha più scadenza, incomincia proprio allora». Il Papa aveva preso spunto per la sua riflessione da un brano dell’Antico Testamento, tratto dal libro di Daniele, dove viene descritto il sogno del profeta ebraico: «una visione di Dio misteriosa e al tempo stesso splendente». Si riferiva alla visione del Cristo risorto che appare al veggente e dice «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre». In questo modo, spiega ancora il Pontefice in Udienza, «Scompare l’ultima barriera del timore e dell’angoscia che la manifestazione di Dio ha sempre suscitato: il Vivente ci rassicura. Lui pure è morto, ma ora occupa il posto che gli è destinato: quello del Primo e dell’Ultimo».



UDIENZA GENERALE PAPA FRANCESCO: IL VIDEO E LA CATECHESI

Durante la catechesi, Papa Francesco ha ricordato come nelle Chiese orientali la Festa dell’Incontro con il Signore mette in risalto l’incontro di Gesù con l’anziano Simeone al Tempio di Gerusalemme. «Essa mette in risalto l’incontro tra l’umanità, rappresentata dai vegliardi Simeone e Anna, con Cristo Signore piccolo, il Figlio eterno di Dio fatto uomo». Per il Pontefice Bergoglio incomincia proprio dalla saggezza di quell’uomo e di quella donna, anziani, «che sono capaci di dare ai giovani il testimone. Pensiamo al dialogo, all’alleanza dei vecchi e dei bambini, dei vecchi con i giovani, e facciamo in modo che non venga tagliato, questo legame. Che i vecchi abbiano la gioia di parlare, di esprimersi con i giovani e che i giovani cerchino i vecchi per prendere da loro la saggezza della vita». Simeone nel passo del Vangelo risponde con parole pregne di significato all’incontro con Gesù: «Questi è Colui che è stato partorito dalla Vergine: è il Verbo, Dio da Dio, Colui che per noi si è incarnato e ha salvato l’uomo».



Osservando Simeone, chiarisce ancora Papa Francesco, «guardiamo l’icona più bella della vecchiaia: presentare i bambini che vengono al mondo come un dono ininterrotto di Dio, sapendo che uno di loro è il Figlio generato nell’intimità stessa di Dio, prima di tutti i secoli». Proprio per questo, la vecchiaia è ciò che può rassicurare sul destino ultimo della vita «che non muore più». Spiega in Udienza Generale ancora Papa Francesco, «la vecchiaia deve rendere testimonianza ai bambini della loro benedizione: essa consiste nella loro iniziazione – bella e difficile – al mistero di una destinazione alla vita che nessuno può annientare. Neppure la morte. Dare testimonianza di fede davanti a un bambino è seminare questa vita; anche, dare testimonianza di umanità e di fede è la vocazione degli anziani. Dare ai bambini la realtà che hanno vissuto come testimonianza, dare il testimone. Noi vecchi siamo chiamati a questo, a dare il testimone, perché loro lo portino avanti». Durante l’Udienza Generale due i fuoriprogramma degni di nota: in primis, il bimbo che si è avvicinato fino allo scranno del Santo Padre, accolto da Francesco e rimasto lì per il resto della catechesi con tanto di carezze del Pontefice. In secondo luogo, una guardia svizzera appena dietro il Papa si è sentita male ed è stata portata fuori a braccio dopo il breve malore accusato. Qui sotto trovate il video integrale dell’Udienza Generale di Papa Francesco del 17 agosto 2022.