IL “CHIROGRAFO” DI PAPA FRANCESCO SULLA BASILICA PAPALE DI SANTA MARIA MAGGIORE
In risposta alle precedenti gestioni non sempre “perfette” della Basilica papale di Santa Maria Maggiore a Roma, Papa Francesco lancia il suo ultimo “giro di vite” cambiando regolamento e Statuto, imponendo una nuova gestione di tipo “aziendale” e senza più eventuali affitti agevolati per parenti dei canonici. L’annuncio è stato dato dallo stesso Vaticano pubblicando online il “chirografo” (un documento autografo del Santo Padre destinato a indicare un decreto limitato alla Curia romana) di Papa Francesco «per l’approvazione dello Statuto e del regolamento del Capitolo della Basilica Papale di Santa Maria maggiore».
Nella storica basilica che contiene la venerata effige della Salus Populi Romani e la insigne reliquia della Sacra Culla (dove Bergoglio ha già detto che vorrà porre la tomba dopo la sua morte) già dal 2021 Papa Francesco aveva imposto un Commissario Straordinario affiancato ad una apposita Commissione con l’incarico ferreo di «provvedere al riordino della vita del Capitolo e della Basilica, per il maggior bene del popolo di Dio». Il commissariamento viene dunque concluso per volere della Santa Sede, con la decisione di Papa Francesco di affidare la gestione ad un Consiglio di Amministrazione che possa svolgere al meglio il compito “liberando” l’azione dei canonici che dovranno così tornare ad occuparsi degli incarichi prettamente religiosi: «ritengo opportuno liberare i Canonici da ogni incombenza di carattere economico e amministrativo, affinché possano dedicarsi, pienamente e con rinnovato vigore, all’accompagnamento spirituale e pastorale che i pellegrini di tutto il mondo cercano e desiderano trovare, varcando le soglie del primo Santuario mariano d’Occidente».
Non solo, Papa Francesco nel suo chirografo predispone oltre ad un nuovo Statuto del Capitolo e dei Canonici, e un nuovo Regolamento, affida a S.E.R. Mons. Rolandas Makrickas, Arciprete Coadiutore della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, «tutte le facoltà necessarie per la moderazione e l’applicazione della nuova normativa e per il governo del Capitolo». Il Santo Padre dispone che l’Arciprete continui ad esercitare la Legale Rappresentanza e che mantenga fino all’insediamento del nuovo Cda «la potestà di porre atti di ordinaria e straordinaria amministrazione», oltre che gli attribuisce le mansioni spettanti al Vicario dell’Arciprete, al Delegato per la Pastorale e al Delegato per l’Amministrazione, fino alle rispettive nomine.
COSA HA DECISO PAPA FRANCESCO PER I CANONICI DELLA BASILICA: IL GIRO DI VITE SULLE PRESUNTE “PARENTOPOLI”
Tra pericolosi ammanchi di denaro, gestione economica non brillante e patrimonio immobiliare confuso, Papa Francesco intende lanciare un giro di vite anche sulla Basilica papale di Santa Maria Maggiore, dando seguito alla svolta iniziata con la Costituzione Apostolica introdotta lo scorso 5 giugno 2022. Nel chirografo approvato mercoledì 20 marzo, il Santo Padre ridisegna la nuova amministrazione con un Cda, lancia nuove regole e limita i poteri secolari dei canonici.
Come ben spiega il “Messaggero” riportando stralci del nuovo Statuto, i canonici non potranno d’ora in più affittare appartamenti ad amici o parenti, bloccando così la “parentopoli” diffusa negli scorsi anni. «La locazione dei beni del Capitolo non può essere fatta ai Canonici, né ai loro consanguinei e affini fino al quarto grado, e neppure ai loro familiari e domestici, senza una delibera di approvazione del CdA», si legge nel nuovo regolamento. Tra i nuovi e ribaditi obblighi per i canonici della Basilica papale, conclude Papa Francesco, vi è quello di «rifulgere per la santità della vita a servizio di Dio e per la pietà dei costumi. Se per caso un canonico dovesse avere uno stile di vita non congruo alla disciplina e alla dignità» verrà prima ammonito dal Cda e poi, se vi saranno le condizioni estreme, «anche espulso».